I manifestanti francesi sperano di scatenare una corsa alle banche a livello nazionale. Vogliono minacciare il sistema finanziario francese per forzare il governo ad attuare le riforme. I manifestanti vogliono svuotare i loro conti bancari prelevando quanto più denaro possibile al fine di spaventare le banche francesi (bank run previsto per sabato 12 gennaio, alle 8 del mattino), “spaventare legalmente e senza violenza”: una protesta per obbligare lo Stato francese a prendere sul serio i cittadini. Un’azione ben coordinata di questo tipo potrebbe mettere sotto pressione le banche e il sistema bancario francese. L’operazione è stata denominata “référendum des percepteurs”: l’obiettivo è quello di privare le banche di liquidità in modo da spingere Macron a cedere a favore del “Referendum d’iniziativa dei cittadini” (RIC), una delle principali richieste dei Gilet Gialli.
Dopo tali minacce lo Stato e le banche si stanno preparando velocemente per arginare il problema, infatti molte banche limitano già i prelievi di contanti a importi relativamente piccoli. Da parte sua Macron ha abbastanza tempo per introdurre ulteriori restrizioni, ma tale intervento potrebbe a sua volta innescare ulteriore malumore tra la popolazione francese e provocare proteste ancora più grandi.
Questo stratagemma potrebbe essere utilizzato in caso che lo Stato francese intervenga con la risoluzione forzata di “protesta non autorizzata”, infatti lo scorso weekend gli scontri con la polizia sono stati molto violenti. Il Governo ha promesso che 80.000 uomini saranno schierati alle prossime proteste.
Meanwhile, le tensioni all’interno del movimento stesso si stanno sviluppando e alcuni ex-leader della protesta ora chiedono una soluzione politica al Governo Macron.
