Prendo con le pinze le mosse di Netanyahu, è vicino al voto e promette di tutto, però da un po’ di tempo mantiene costante un suo personale cavallo di battaglia. Allora iniziamo con le fonti e capirete subito di cosa parlo:

La campagna elettorale di Netanyahu conosce solo la distruzione?

Profondamente prendo distanza dalla sua politica, e non è la prima volta che lo faccio, ma mi indigna la campagna elettorale di Netanyahu e il suo metodo. Temerario e rischia tutto per vincere di nuovo il 17 settembre. Semmai noto che i suoi metodi “non democratici” sono nuovamente aumentati. Per il bene di Israele promette di opprimere e di privare di diritti la Cisgiordania. E vuole farlo senza subire conseguenze? I media occidentali hanno i loro demoni personali, ma Netanyahu gode di una libertà totale, insensata ma totale. Gli occidentali lo vedono come l’uomo che porta “l’unica democrazia in Medio Oriente” e quindi gode di “protezione speciale”.

Chi cazzo se ne fotte di occupazione, insediamenti, violazioni dei diritti internazionali e umani. Il mondo occidentale difende il diritto di esistenza di questo stato, a cui viene concesso il diritto di espandere a piacimento i confini. Con tutti i mezzi.

Una bella campagna elettorale dove Netanyahu promette l’espansione degli insediamenti e conferma che saranno legittimi ai sensi del diritto internazionale, saranno legalizzati e tutto quello che avverrà in quei territori è prassi normale e legittima.

Una realtà politica estera santificata. Come al solito le vittime sono: palestinesi, tanti ebrei critici di Israele, un bel vaffa arriva in faccia a chi lavora per cercare un clima di pace e convivenza. Trovo folle questo sistema distruttivo.

RE BIBI vuole formare/creare le SUE leggi e dimenticare quelle esistenti. Di fatto non accetta una opposizione che parla con gli arabi e preferisce mettere in pericolo la sicurezza dello stato in cui vive. Non si parla più di occupazione della Palestina, ormai non è più un argomento presente sulla scena mondiale, in un mondo multipolare ci si occupa di altro e si perdono di vista altri territori. La geopolitica sta cambiando a ritmi velocissimi.

Tutti sanno che Israele vive in forte riarmo, gli abbiamo concesso di diventare sempre più minaccioso e potente. Abbiamo permesso e voluto un Israele che NON è uno Stato per tutti i cittadini. Netanyahu su Instagram “Israele NON è uno stato di tutti i cittadini, ma esclusivamente di ebrei”. “Secondo la legge nazionale approvata da noi, Israele è lo stato-nazione del popolo ebraico e solo quello!

  • Autodeterminazione feroce?
  • Noi occidentali presto dovremo ammettete con candore l’olocausto dei palestinesi?
  • Santificato con tutti i mezzi e tutti gli scopi?
  • Stiamo e vogliamo compensare gli ebrei? Anche se avviene a spesa dei palestinesi?
  • Ripaghiamo le vecchie colpe e siamo consapevoli di addossarci una nuova colpa?
  • Abbiamo creato un mostro che l’Olocausto santifica con tutti i mezzi?
  • Colpevoli e vittime responsabili di aver creato Israele?

Se in Voi si apre qualche crepa leggete:

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)