“La toga non è un abito di scena, ma un segno di imparzialità”, così disse Sergio Mattarella nel 2017. No comment.

Paolo Rebuffo ha spiegato (con proverbiale verve) meglio la situazione in questo articolo http://funnyking.io/archives/3694 «Come noto in Italia, i magistrati ove eletti possono svolgere la carica elettiva e mantenere il diritto a rientrare nelle funzioni di magistrato alla fine del mandato. Questo comporta almeno quattro gravi conseguenze:

  • Un partito può promettere posti sicuri a cariche (il discorso sui sistemi elettorali anche qui sarebbe lungo) elettive ambite e ricche di soldi e potere ad un magistrato mentre esso svolge le sue funzioni con ovvie conseguenze sul piano del possibile scambio di favori.
  • Un magistrato durante la sua carica elettiva può e in molti casi deve sviluppare rapporti professionali e personali di alto livello con sui pari (parlamentari, ministri, o altri politici) e/o con lobby di potere. Rapporti che ne influenzeranno le decisioni ove dovesse rientrare nelle funzioni di magistrato.
  • Un magistrato dopo anni, a volte decenni, che rientra nelle funzioni e magari lo fa nei ranghi più alti ha perso gran parte delle propria professionalità e diventa un peso e un problema per gli uffici giudiziari oltre che per i cittadini che dovessero passare sotto il suo giudizio.
  • Le correnti della magistratura hanno in Italia un enorme potere anche perché forniscono alla politica magistrati candidabili e hanno al loro interno magistrati che hanno svolto attività parlamentare e che hanno quindi sviluppato rapporti privilegiati con persone potenti e influenti oltre che ovviamente a politici ancora in attività.»

In 4 punti Paolo Rebuffo ha spiegato il terrore che molti italiani provano nei confronti dei magistrati. E in questi giorni un partito politico “in particolare” è bersaglio delle toghe: Siri, Gianbattista Fratus sindaco di Legnano della Lega, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, i voli di stato di Salvini.

Rimane da capire se le toghe si fermeranno il 26 maggio dopo le elezioni europee, oppure se proseguiranno. Una piccola tangentopoli?

Meanwhile:

  • Riccardo Sala (candidato nella lista di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Fidenza) prometteva “Più sicurezza” ma nel suo certificato penale compaiono decine di furti in appartamento (https://www.scribd.com/document/410304038/Certificato-Penale-Sala#download&from_embed )
  • la dirigente della Regione Lazio Tiziana Petucci (imputata nell’ambito di un processo per truffa nei confronti del suo stesso ente) è stata nominata da Nicola Zingaretti a capo della direzione regionale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive
  • il Pd umbro ancora non fa dimettere Catiuscia Marini, travolta dallo scandalo della sanità e dove uno dei suoi assessori è finito ai domiciliari (Nicola Zingaretti l’aveva già data per dimessa e a casa).

I tre casi che sopra riporto mi hanno fatto letteralmente morire dal ridere. La magistratura ci ricorda ogni giorno: due pesi due misure. Sic et simpliciter. Alessia C. F. (ALKA)

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)