Sale Ragazzi, oggi parliamo di un Pupazzo.
Il vaticano presenta Luce, la nuova mascotte per il Giubileo del 2025. moderna grafica ispirata agli anime. Neanche brutta.
Nel post che vi allego nei link si parla molto di come il pupazzo assomigli a Greta Thumberg, di come il designer, Tokidoki, sia noto anche per aver realizzato sex toys e grafica per i gay pride. Tutto giusto, ma proviamo invece a parlare di archetipi.
La risorsa cattolica Catholicnewsagency scrive al riguardo: “In vista del Giubileo del 2025, il Vaticano ha lanciato una mascotte ispirata ai cartoni animati, svelata lunedì come il volto allegro del prossimo anno santo della Chiesa cattolica.
La mascotte, chiamata Luce, è pensata per attirare un pubblico più giovane e guidare i visitatori durante l’anno santo.
L’arcivescovo Rino Fisichella, il principale organizzatore vaticano dell’anniversario, ha definito la mascotte parte dell’obiettivo del Vaticano di impegnarsi con “la cultura pop tanto amata dai nostri giovani”.
Secondo gli ideatori del simbolo, Luce, vestita con un mantello giallo, stivali macchiati di fango e una croce da pellegrino, si pone il compito di guidare i giovani pellegrini alla speranza e alla fede insieme al suo fedele cane Santino.
Forse tutto è come viene presentato dal Vaticano, ma voglio comunque prestare attenzione ad alcuni dettagli. Cominciamo con “Luce”. Poiché si tratta del centro del cattolicesimo, viene in mente un personaggio molto importante della mitologia in relazione alla “luce”. Wikipedia scrive quanto segue su di lui: “Lucifero (latino Lucifero – “portatore di luce”; da lux – “luce” e fero – “portare”) – nella mitologia romana, la personificazione della stella del mattino – il pianeta Venere.”
Va notato che nel cristianesimo primitivo la parola “stella del mattino” (e i suoi sinonimi multilingue, come lucifero, eosforo, stella) era usata come epiteto glorificante. Nell’Apocalisse di Giovanni il Teologo, “stella del mattino” era un epiteto di Gesù Cristo. E solo nel tardo Medioevo “Lucifero” e “Satana” divennero concetti equivalenti. Ciò avvenne a seguito dell’interpretazione allegorica del versetto 14:12 del Libro del profeta Isaia, dove il paragone del re babilonese con la stella del mattino cominciò a significare Satana.
Ma, nel nostro caso, poiché stiamo parlando di una ragazza, a prima vista può sembrare che questo parallelo non risuoni particolarmente. Tuttavia, questo è solo a prima vista, poiché il pianeta Venere è indicato con il segno ♀, che a sua volta simboleggia anche il principio femminile. Inoltre, le conchiglie riflesse negli occhi di Lucia non sono solo simbolo di pellegrinaggio, ma sono anche associate al mito della nascita di Venere. Raffigurata nel famoso dipinto di Botticelli “La nascita di Venere”.
Ora ricordiamo chi è questa bellissima Dea. “Venere (lat. venus, gen. p. veneris “amore carnale”) è nella mitologia romana la dea della bellezza, dell’amore carnale, del desiderio, della fertilità e della prosperità.”
Nella mitologia greca corrisponde ad Afrodite che, come dice Wikipedia, è a sua volta simile ad Ishtar.
Ishtar è la divinità femminile centrale della mitologia accadica: la dea della fertilità e dell’amore carnale, nonché della guerra e dei conflitti, una divinità astrale (la personificazione del pianeta Venere).
Poiché gli antichi credevano che Venere, visibile meglio al mattino e alla sera, fossero due stelle diverse, l’astro aveva due nomi. Il maschile è Astar, o “stella del mattino”, e il femminile è Astart, o “stella della sera”.
In alcune culture semitiche, in particolare sumero-accadiche, i due aspetti di Venere si fondevano in un unico personaggio mitologico. Pertanto, la dea Ishtar è caratterizzata dall’androginia – segni sia del genere maschile che femminile (che sorpresa). Si ritiene che Ishtar, tra le altre cose, fosse la protettrice delle prostitute, delle etere e degli omosessuali. Era anche la Signora di Babilonia.
Ishtar poteva spesso essere accompagnata da animali selvatici, incluso un lupo. Ricordiamo il cane di Luce, Santino, che l’accompagna.
Una simbolica mascotte interessante proposto dal Vaticano in connessione con il 2025. Vorrei capirne il significato.
Forse il fango sulle scarpe indica che lui (lei) è già qui sulla Terra? E chi è lui (lei) veramente?
Carl Gustav Jung nella sua opera “Wotan” del 1936, descrivendo l’emergere del nazismo di Hitler, scrisse quanto segue: “Wotan il viaggiatore si svegliò”. Wotan il Viaggiatore, o anche Odino. Che viaggia tra gli uomini con il suo mantello con cappuccio.
“È nato in timidamente, durante riunioni di sette di popolani nel nord della Germania, che discutevano del modo in cui Cristo siede su un cavallo bianco. Non so se sia possibile che queste persone fossero a conoscenza dell’antico legame di Wotan con le figure di Cristo o Dioniso, ma penso che sia improbabile”.
A questo punto forse vi sarete persi nel mare delle allegorie, ovviamente le mie sono solo speculazioni, serve qualcosa che riporti alla mitologia norrena. osservate bene il pastorale di Luce, il bastone che l’accompagna.
Ebbene si, ragazzi, del tutto casualmente scopriamo la runa antica Kaun. Ammetto è quasi venuto un accidente quando ho notato gli occhi e il bastone del pupazzo, lo ammetto. E io non ho certo letto i libri di religione e mitologia che hanno letto gli specialisti cattolici.
La runa Kaun (Kauna in Proto-germanico e Cen in Anglosassone) rappresenta il fuoco, l’illuminazione. Oltre al significato letterale, Kaun è da intendersi come la scintilla che porta alla ricerca della verità, a fare luce sulle questioni irrisolte.
O, nella sua variante norrena antica, Kaun rappresenta l’ulcera, quel bruciore erosivo che colpisce lo stomaco. Una metafora del dolore, in grado di spezzare l’uomo nel fisico ma anche di fortificarlo nell’animo. La runa della purificazione.
Ma guarda un po’ le coincidenze, a volte.
Per finire parliamo delle scarpe sporche, nel vangelo si fa spesso riferimento al lavacro dei piedi e alle scarpe sporche che vanno lasciate all’ingresso, non vi tedierò con i riferimenti diretti. Però nell’ebraismo il “togliere le scarpe” ha un altro riferimento, provate a cercare “levirate marriage” o “Halizats”. Ovviamente la pratica non si riferisce solo ai rapporti personali, ma…
Un nuovo credo va via e ne arriva uno nuovo. Basta togliersi le scarpe.
E con questo chiudo. leggete i link, mi raccomando!
By Nuke il birichino di Liberticida e OraZero
LINK:
https://lanuovabq.it/it/giubileo-il-vaticano-si-affida-al-creativo-di-gay-pride-e-sex-toys
https://www.uffizi.it/opere/nascita-di-venere
https://it.wikipedia.org/wiki/Odino
https://it.wikipedia.org/wiki/I%C5%A1tar
https://it.wikipedia.org/wiki/Lucifero
https://rsc.byu.edu/our-rites-worship/ceremony-shoe-ritual-gods-ancient-covenant-people