E così le tanto agognate e desiderate vacanze (e perchè no, meritate, cazzo!) sono arrivate e sono pure rapidamente finite. Due settimane nella mia adorata isola di Rodi, quella che qualcuno ha definito il posto col migliore clima al mondo, definizione che io condivido entusiasticamente (se il paradiso esiste davvero, esso non può che essere da qualche parte a Rodi) e per 15 giorni sole, mare, riposo, buon cibo, cocktail a go-go, qualche sigaro e niente pensieri.

“Ma come” – direbbe qualcuno – “sei matto ad andare all’estero? e la pandemia? le restrizioni? il rischio di una quarantena?” – Tutte merdate, rispondo io. Da pazzi era rimanere a far le vacanze in Italia, col rischio del coprifuoco, delle zone gialle, arancio, rosso, rosso scuro, rosso rafforzato e rosso baldracca della loro mammina! Quando qui ancora si discuteva se lasciare il coprifuoco e i vari divieti fino al 25 luglio, gli altri paesi turistici concorrenti avevano già aperto tutto. E allora, vista la minchiata fatta e il rischio di perdere anche quest’anno il grosso del turismo estivo, che cosa si inventano? Ma è chiaro, il terrorismo mediatico propalato generosamente a “reti unificate” e mediante titoloni ad effetto su praticamente il 99% della carta stampata o degli organi di informazione online. Risultato? molta gente, spaventata, ha preferito rinunciare a viaggi all’estero anche già pagati e ripiegare su mete italiane, beccandosi poi il green pass tra capo e collo!

Ma il green pass serviva pure per andare all’estero, potrebbe farmi notare qualcuno, magari lo stesso di prima. Sì certo, il green pass per entrare in un altro paese era una cosa scontata, inutile ma scontata e magari comprensibile. Ma il green pass per andare al ristorante o al bar? e no cazzo, qui si esagera. C’è poi il solito furbo che lo propone per andare a a fare la spesa o per recarsi al proprio posto di lavoro! Ma come, si poteva andare a lavorare e a far la spesa liberamente anche in piena pandemia, con mille mila morti ogni giorno e ora che il 70% della popolazione è vaccinata, il virus è in zona retrocessione e le T.I. sono vuote, per “proteggere gli immunizzati” bisogna vaccinare pure i feti prima che nascano? ma ci prendono per il culo? Allora metti l’obbligo vaccinale e non rompere i coglioni! Eh no, altrimenti, in caso di “effetti indesiderati”, è poi lo Stato a doverne rispondere, e se coloro che vorrebbero vaccinarsi non possono farlo perchè lo Stato non è in grado di garantire tempi brevi e certi, è sempre questo a doverne rispondere, per i disagi e le discriminazioni. Per non parlare del fatto che se i vaccini, che vaccini non sono, dovessero fallire e si dovesse richiudere il paese, qualcuno comincerebbe a farsi due domande e, forse, a incazzarsi sul serio. Allora meglio mettere un obbligo strisciante e indiretto che uno palese e chiaro. In questo modo ci sarà sempre una percentuale di “irredentisti” che non si vaccinerà e potrà sempre essere usata come capro espiatorio e obiettivo verso cui concentrare gli strali dei vaccinati disillusi.

Che poi, “immunizzati che vanno protetti dai non vaccinati” non si può proprio sentire, ma è stato detto e scritto, eccome! Ma allora se sei immunizzato, come fai ad avere paura del non vaccinato? sei immunizzato, punto! e se hai paura allora vuol dire che non credi affatto di essere immunizzato. “Il vaccinato che teme il no vax è il primo a non credere nell’efficacia del vaccino”.

Come difendersi dal terrorismo mediatico? semplice: auto isolarsi da qualsiasi cosa “puzzi” lontanamente di informazione, che sia mainstream, contro-informazione e social. Non è difficile, basta un minimo di volontà, e i benefici sono garantiti. Un mese e più di auto isolamento e lo spirito ne guadagna, e pure la salute fisica e mentale.

Naturalmente qualcosa trapela sempre, le notizie, in qualche modo ti raggiungono, almeno quelle più “sguaiatamente gridate” e soprattutto, a vacanze finite e black-out mediatico attenuato, ci si può rendere conto di quanto la situazione non solo non è migliorata, ma addirittura peggiorata.

Se prima campeggiava l’eterna lotta tra negazionisti del virus e covidioti, poi tra no-vax e nazi-vax, che poi sono sempre le fazioni di prima che hanno cambiato nome, adesso il derby è tra no-green pass e nazi-green pass. Il potere sa sempre come dividere il popoLLo bue e lasciare che le due fazioni si scannino tra loro, e farla sempre franca. Mentre la fazione dei no-GP presenta pochi ma agguerriti “combattenti”, pochi volti noti, nessun “vips” come direbbe Frassica, e agisce per lo più nei social, la fazione dei nazi-GP invece imperversa nei media mainstream e conta il gotha della “bella società”. Che poi tanto bella non deve essere

visto l’orrore che predicano. Per non parlare della Senatrice a vita Liliana Segre, una che ha subito discriminazioni sulla propria pelle, che dichiara che è giusto discriminare chi non si vaccina! Già solo per aver pensato un simile obbrobrio dovrebbe esserle revocato il titolo di Senatrice a vita! E che dire degli eroi, i medici, o gli angeli, gli infermieri, che sui social parlano di “torturare” i no vax che finiscono in ospedale, o di chi, tra cui eminenti, o presunti tali, scienziati che parlano di far pagare le cure ospedaliere a chi non si vaccina! Bella idea, allora perchè non fare altrettanto con i fumatori incalliti, gli alcolisti, i drogati o i delinquenti?

Se questo virus ha un merito, è quello di aver fatto cadere la maschera di finto buono, finto tollerante, finto democratico del picoretto del cazzo. Finalmente hanno mostrato il vero volto, quelli dell’inclusione, quelli contro i crimini di odio, quelli della tolleranza: si sono rivelati odiatori, intolleranti e favorevoli alla segregazione e all’esclusione. Nazisti che si offendono se li chiami come meritano. Ma si sa, loro sono sempre e solo dalla parte del giusto, il loro motto è “Gott mit uns” come i soldati nazisti, come i crociati e come le due fazioni durante la guerra dei trent’anni, tra signori feudali tedeschi, quelli dalla parte della riforma luterana e quelli dalla parte della controriforma, ognuno convinto di essere nel giusto perchè “dio è con noi” qualunque esso fosse.