Signora Caterina, signora Ottavia vi devo delle scuse. Mai avrei pensato di pronunciare tali parole ma sì, vi devo delle scuse! Non certo a giustificazione di quello che fu il vostro comportamento in quella tragedia, ma perché i tempi, le circostanze e le conoscenze giustificano queste scuse. Voi agiste in preda al panico immerse in una immane tragedia, immerse in un mare di superstizioni che, in qualche modo, andavano a riempire il vuoto della totale mancanza di conoscenza scientifica.
La mattina del 21 di giugno 1630, verso le quattro e mezzo, una donnicciola chiamata Caterina Rosa, trovandosi, per disgrazia, a una finestra d’un cavalcavia che allora c’era sul principio di via della Vetra Dè Cittadini […] vidde venire un uomo con una cappa nera […] e una carta in mano, sopra la quale, dice costei nella sua deposizione, metteua su le mani che pareua che scrivesse. All’hora, soggiunge, mi viene in pensiero se a caso fosse un poco uno de quelli che, a’ giorni passati, andauano ongendo le muraglie […] et viddi, dice, che teneua toccata la detta muraglia con le mani. C’era alla finestra d’una casa della strada medesima un’altra spettatrice, chiamata Ottavia Bono, la quale non si saprebbe dire se concepisse lo stesso pazzo sospetto da sé, o solamente quando l’altra ebbe messo il campo a rumore. Interrogata anch’essa, depone d’averlo veduto fin dal momento ch’entrò nella strada: […] viddi, dice, che si fermò qui infine della muraglia del giardino della casa delli Crivelli et così che costui haueua una carta in mano, sopra la quale misse la mano diritta, che mi pareua volesse scrivere; et poi viddi che, leuata la mano dalla carta, la fregò sopra la muraglia di detto giardino. – A. Manzoni, Storia della Colonna Infame
Vi ho appellate troglodite, stupide ignoranti, pazze, impiccione e poi vedo NOI del XXI secolo tenere lo stesso vostro comportamento; noi così evoluti, così scientificamente razionali, così tecnologici siamo corsi dal commissario di salute pubblica a denunciare l’untore. Gli italiani chiudono fuori i cinesi, le isole Mauritius chiudono fuori gli italiani, così, nell’isteria mondiale, monta la.paura del “terribile” morbo cinese e vengono prese le “misure precauzionali” per limitarne il contagio; misure, care Caterina e Ottavia, degne dei vosti tempi, misure assolutamente inutili e schizofreniche.
Philippus Quartus Dei Gratia Hifpaniorum &C.Rex. & Mediolani Dux &c.
Essendo peruenuto all’orecchie dell’Illuftrifs. & Eccellentifs. Signore, il sig Ambrofio Spinola […] doue fono ftati vnti quafi tutti li muri delle cafe, molte porte e cadenazzi di effe, cò vntioni parte bianco e parte giallo […] non vuole che fi tralafci diligenza, che poffa effer à propofito per fcoprire i delinquenti […] ordina dunque l’Eccellenza Sua al Capitano di Giuftitia, e Podeftà di Milano, & al Podeftà di Cremona, & di Lodi, & alli tribunali di sanità di dette città, che facciano fubito pubblicare la prefente nei luoghi opportuni, perché venga a notoria de tutti […] 13 di giugno 1630.

Il Presidente Attilio Fontana, di concerto con il Ministro della Salute Roberto Speranza, in relazione all’evolversi della diffusione del COVID-2019 ha firmato l’ordinanza, qui allegata, valida per tutto il territorio lombardo.
L’ordinanza è stata inviata a tutti i Prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci e sarà efficace fino a un nuovo provvedimento.
• la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
• chiusura dei nidi, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani a esclusione di specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;
• sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei, dei cinema e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi;
• sospensione di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero;
• previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Lombardia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che […] bla bla bla
Non è cambiato niente dai vostri tempi, anzi forse le cose son peggiorate, perché se voi non avevate alcuna informazione sui microrganismi che provocano la peste, noi abbiamo tutte le informazioni necessarie e abbiamo metodi d’indagine per capire quello che ancora non sappiamo ma niente: stesse paure e stesse gride, ordinanze come le.chiamiamo noi, senza senso e senza costrutto. Vi saluto care Caterina e Ottavia, e ancora una volta vi chiedo scusa per aver pensato di essere migliore di voi e di vivere in tempi migliori dei vostri.