Tutto iniziò con la caccia a due magrebini di 20-25 anni, alti circa 1 metro e 80 cm, uno con felpa viola e nera, uno con capelli mesciati, i jeans e una camicia.

Qua la prima confessione e la ricostruzione dell’intera vicenda http://www.ansa.it/lazio/notizie/2019/07/26/carabiniere-ucciso-a-coltellate-nella-notte-in-centro-a-roma_482696fb-02a9-40ba-aab0-947848076977.html

No, non sono nuove risorse, sono due giovanissimi ragazzi statunitensi. Chi ha confessato ha 19 anni, ha assestato ben 8 coltellate, una all’altezza del cuore e una alla schiena. I due ragazzi riescono pure a fuggire. Verranno trovati nella loro stanza all’hotel Le Meridien Visconti di via Cesi (zona Prati). Albergo davvero molto pregevole, ho guardato le tariffe e probabilmente sono due ragazzi che provengono da un certo tipo di ceto. Giovanissimi ma già da soli a Roma, un viaggio che tantissimi ragazzi americani sognano (spesso ci riescono ma solo dopo la fine dell’università).

Un paio di domande dobbiamo porcele:

  • Se fossero stati immigrati-clandestini-risorse (chiamateli come volete) in Italia si sarebbe scatenato l’inferno?
  • Se fossero stati davvero immigrati il PD sarebbe intervenuto e il magistrato di turno (casi simili sono già accaduti in passato) li avrebbe aiutati durante il processo (ehm… fa parte della loro cultura, vanno capiti)?
  • Finirà come per Amanda Knox?
  • La vicenda sparirà velocemente dai media perché sono cittadini americani?
  • Quanto e come inciderà se provengono da famiglie facoltose?
  • “Mi hanno derubato perché ho fregato due ragazzi vendendogli aspirina e non droga vera”. Come inquadriamo (come da indagini emerse) lo spacciatore che prima si fa derubare da due giovani e poi chiama i carabinieri per denunciare il furto?

L’unica VERA certezza che ho è che un vice brigadiere 35enne in servizio ci ha rimesso la vita. Una giovanissima donna è vedova, non riesco nemmeno ad immaginare la sua disperazione.

In questa tristissima vicenda, emerge una NOTA VOCE che lascio a VOI giudicare, ecco la perla:

https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/photos/a.10151904879536864/10156566006996864/?type=3 Roberto Saviano afferma : “La morte di un Carabiniere in servizio non può essere usata come orrido strumento politico contro i migranti. Delinquenti politici che, per allontanare da sé i sospetti sui crimini commessi, non esitano a usare i più deboli tra voi, e i più esasperati (ognuno ha una ragione per esserlo), per alimentare sentimenti razzisti che non hanno ragione di esistere. Quando la camorra uccide, non è pensabile incolpare tutti i campani… Mi rendo conto che non è semplice, ma sta a noi comprendere la reale situazione criminale del nostro Paese e difendere il sacrificio di un uomo, di un Carabiniere caduto mentre agiva rispettando il giuramento prestato alle leggi democratiche del suo Paese.”

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)