Oltre agli allarmi, innumerevoli negli ultimi anni, che vengono lanciati contro i cambiamenti climatici e il Global Worming, sta prendendo piede sempre più l’allarme sulla crisi idrica mondiale, tema correlato col precedente.

Non lo dicono apertamente, ma il “sentiment” che gli esperti (prezzolati) del settore, gli influencer a vario titolo, propagandisti e lobbisti vogliono trasmettere al popolo (bue) é che a causa dei cambiamenti climatici, l’acqua a disposizione sul pianeta Terra é destinata a ridursi.

Le cose stanno davvero così? Esiste davvero questo pericolo?

Basterebbe citare il ciclo dell’acqua, un concetto che viene insegnato nelle scuole elementari, per smentire categoricamente l’ennesima cazzata destinata a raggiungere scopi diversi da quelli che si pretende di far credere.

Il ciclo dell’acqua, riassumendo alla bruttazza, recita più o meno così:

una parte dell’acqua contenuta negli oceani, per cause climatiche, evapora. Il vapore acqueo si condensa in sistemi nuvolosi. Questi generano precipitazioni sotto forma di acqua e neve, che vanno ad alimentare fiumi, laghi, canali e bacini idrici di qualsiasi tipo. Da questi si ricava l’acqua per uso umano. L’acqua di scarto viene convogliata nelle fogne, le quali la trasportano fino a mare. Qui l’acqua evapora ecc. ecc. in un loop infinito. L’acqua non si crea e non si distrugge, non finisce nello spazio, non scompare come per magia, ma si ricicla in continuazione. L’acqua che beviamo e poi espelliamo oggi é la stessa di quella che bevve ed espulse Napoleone, e prima Giulio Cesare, e prima ancora l’uomo di Neanderthal, e i dinosauri, ed é sempre la stessa in cui sguazzavano i primi organismi unicellulari che diedero origine alla vita sul pianeta. Sempre quella!

No, non c’é alcun pericolo che la Terra rimanga senz’acqua.

Diverso il discorso per quanto riguarda l’approvvigionamento di acqua potabile. A causa dell’aumento della popolazione mondiale, del miglioramento delle condizioni di vita di una larga fetta di popolazione, dell’aumento di uso di acqua per la produzione di alimenti e dell’inquinamento dei corsi d’acqua dovuto all’aumento dell’industrializzazione, é sempre più problematico recuperare acqua potabile per la sopravvivenza del genere umano. Ma non é difficile indicare una soluzione, magari é un tantino più complicato realizzarle, ma niente di impossibile.

Ancora oggi, in diverse parti del mondo, l’acqua per uso umano la si procura in questo modo

mentre in altre parti del mondo, già 2000 anni fa l’acqua potabile se la procuravano così.

In Puglia, l’annoso problema dell’acqua potabile fu risolta 50 anni fa con la costruzione della diga sul fiume Pertusillo

mentre nei paesi arabi il problema é stato risolto costruendo dissalatori all’avanguardia, anche grazie al “genio italico”.

In pratica, per risolvere il problema dell’approvvigionamento di acqua potabile non serve fare allarmismi, serve invece FARE, cioé intraprendere azioni concrete come la costruzione di acquedotti per portare l’acqua dove la natura non riesce a fare, dighe nelle quali immagazzinare l’acqua e avere una scorta sufficiente per assicurarne l’erogazione nei periodi più siccitosi, costruire dissalatori per ricavare acqua potabile dall’inesauribile bacino idrico costituito dagli oceani, dotare tutti gli “scarichi umani” di depuratori per evitare l’inquinamento dei bacini idrici. Tutto questo richiede denaro, molto denaro e anche tanti sforzi politico-amministrativi, ma il ritorno in termini di vantaggi per l’umanità, é incalcolabile.

Ma naturalmente queste soluzioni non vengono minimamente proposte, diffuse, propagandate, per un semplice motivo: si tratta di soluzioni che richiedono un ulteriore intervento umano atto a piegare la natura ai suoi fabbisogni. Al contrario, l’isteria naziecologista intende perseguire la strada totalmente opposta: la progressiva riduzione degli interventi umani, la decrescita (in)felice, una nuova età della pietra.

Nell’immediato, però, c’é un altro motivo per cui si sta creando ad arte il sentiment secondo cui l’acqua comincia a scarseggiare sull’intero pianeta: così facendo si trasmette l’idea che l’acqua stia diventando sempre più un bene prezioso, e come tale, oltre a non andare sprecato, assume un valore economicamente incalcolabile. L’acqua sarà un bene da commercializzare da cui ricavare inimmaginabili guadagni e potere politico-economico.

Aggiornamento ultima ora

Poco prima di pubblicare l’articolo ho ascoltato al notiziario che è stato trovato l’accordo tra la commissione UE e la Germania sull’uso del e-fuel. Cosa significa? Significa che si potranno produrre anche dopo il 2035 auto a motore endotermico alimentati da e-fuel. Che cosa é l’e-fuel? é un tipo di carburante prodotto sinteticamente senza l’uso di combustibili fossili. Sapete qual é l’elemento base del e-fuel? L’idrogeno. Sapete come si ricava l’idrogeno? dall’elettrolisi dell’acqua. L’acqua, in pratica, sarà il nuovo carburante.

Tombola!