Circola l’idea che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbia chiesto a Teheran di bombardare alcuni obiettivi in ​​Iran senza fare grossi danni. Varie fonti suggeriscono che può essere realmente successo. L’Iran è consapevole del fatto che Trump è in un vicolo cieco con la sua politica. Mandò il drone in Iran una settimana dopo l’inizio della sua campagna per la sua rielezione. Si arriva poi alla farsa conclamata che Trump decide di non colpire militarmente l’Iran “per non mettere a repentaglio la vita di 150 persone iraniane”. Ma la storia non regge.

Molti analisti affermano che voleva concordare con il governo di Teheran un simbolico “attacco” contro una vuota città deserta sul territorio iraniano. Voleva salvare la sua faccia da POTUS, ma l’Iran non ha accettato questa offerta.

Un ex ambasciatore britannico negli Stati Uniti, Sir Kim Darroch, al British Foreign Office di Londra, fa trapelare la notizia questa settimana e conferma questa ipotesi. Ricordiamoci che Trump si è sempre impegnato in fase di elezioni ad affermare che nessuna guerra sarebbe nata durante la sua presidenza.

Altra gola profonda, Elijah Magnier, riferisce che le agenzie di intelligence statunitensi hanno tentato una mediazione con Teheran per bombardare due o tre obiettivi chiaramente definiti dallo stesso Iran. Emerge che i 2 Paesi potevano uscire entrambe vincitori dalla crisi, l’Iran avrebbe dovuto affermare che non c’era stato nessun danno reale e Trump avrebbe dato ai suoi elettori la fama di essere un uomo che “agisce”.

Ma gli iraniani sono un pochino incazzosi dopo anni di sanzioni economiche, hanno respinto categoricamente l’offerta e hanno risposto che anche un attacco a una qualsiasi spiaggia vuota avrebbe innescato un lancio di missili contro obiettivi statunitensi nel Golfo (Strait of Hormuz).

Un generale iraniano di alto livello ha confermato quanto affermato da Magnier. Gholam Reza Jalali riferisce che Washington aveva chiesto a Teheran – attraverso canali diplomatici – di eseguire un piccolo intervento nello spazio aereo iraniano dopo l’abbattimento del drone statunitense.

Provate a immaginare – in puro stile ZELIG Giuseppe Giacobazzi – la richiesta di Trump: “Scusa Rohani sono Donald, ho bisogno di lanciare qualche bombetta per accontentare chi sai bene tu. Non faccio danni, te lo prometto, faccio solo buchi nella sabbia! Dammi 3 obiettivi da bombardare. Ma per favore tu non rispondere con l’Esercito, ci salviamo il culo e facciamo bella figura. Mandami veloce cablogramma. Come sai tengo Deep State e famiglia. Tutto bene in famiglia? Saluti Donald Trump.”

FONTI:

https://kenfm.de/darf-ich-euch-bitte-ein-wenig-bombardieren-trumps-angebot-an-den-iran/

https://deutsch.rt.com/der-nahe-osten/89535-russischer-sicherheitsstaatsekretaer-abgeschossene-us-drohne-flog-ueber-iranischen-luftraum/

https://deutsch.rt.com/der-nahe-osten/89398-medienberichte-trump-hatte-luftschlage-gegen/

https://deutsch.rt.com/der-nahe-osten/90062-fragte-washington-iran-um-erlaubnis-fuer-begrenzten-luftschlag/