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Tra una canzone degli Stereophonics e un pezzo di Sarah Jaffe, mentre gioco a scacchi on line, ogni tanto mi imbatto in pezzi curiosi come quelli del Sole24h.

Fincantieri: ci servono seimila lavoratori ma non li troviamo

[il commento di Caravaggio2011 è il mio, nell’articolo del Sole]

Ohibó, con tutta questa disoccupazione giovanile non si trovano seimila persone?
Cosa cercano prevalentemente ‘sti disperati di Fincantieri?

Carpentieri, saldatori, operai speciallizzati, fabbri, etc.

Ora, non si diventa saldatori o carpentieri a scuola, nemmeno in Francia o in Olanda. Ci vuole un corso apposito. Specialmente la saldatura é un’arte e ne esistono una infinitá di varianti. Peró confermo che in Olanda ci sono scuole che ti fanno diventare elettricista, muratore, tecnico installatore e le frequenti dai 13 ai 17 anni. Poi ci sono contratti agevolati per le imprese che assumono i ragazzi appena usciti, i ragazzi fanno esperienza, vengono formati e poi intorno ai 24-25 anni aprono partita IVA a tassazione agevolata e a 30 anni hanno famiglia, mutuo e 2 figli. A 30 anni guadagnano 3-5mila euro al mese e pagano le tasse (fino al 32.5% max per chi guadagna oltre la soglia massima).

In Italia é fantascienza.

Fincantieri si lamenta che non si trovano operai specializzati e che c’é un gap nelle scuole: insegnano cose inutili per il lavoro e non insegnano cose utili per il lavoro.

E chi é che ha demolito le scuole professionali in Italia? Un certo tipo di mentalità di sinistra che vede sempre e solo nei licei la chiave per il successo futuro nella vita. Gli istituti tecnico industriali, ragioneria etc sono per sfigati.

Peró c’é l’OCSE che promuove la scuola italiana. Il Fatto si oppone infatti alla riforma, tipo quelle che vuole introdurre la Lega, ripotenziando gli istituti tecnici per colmare il gap scuola-industria.

Chi ha ragione? Sentiamo persino di ingegneri a spasso, e questi qui non trovano operai?

Cambiamo punto di vista.

L’incrocio fra domanda di lavoro (delle imprese) e offerta di lavoro (delle persone) si incrocia in un punto chiamato “prezzo”. Per un lavoratore, il prezzo si chiama salario.

Quindi non é che Fincantieri non trova personale, é che non trova personale al prezzo che Fincantieri ha deciso di pagare. Ammesso e non concesso che siano spariti fabbri dal suolo italiano, se Fincantieri decide di pagare 3000 euro al mese, si riverserebbero fabbri da Francia, Spagna, per non parlare di Polonia e Ungheria.

Al solito, su ExitEconomics, facciamo una ipotesi e ci atteniamo ai dati. Quanto guadagna, diciamo, un saldatore (welder in inglese, il welding é la saldatura ad alta temperatura) che opera con tecnica TIG (tra le piú diffuse)?

Italia: da 5 euro l’ora (novizi, in genere combinano disastri e necessitano di un supporto di controllo qualitá esperto) fino a 30 euro l’ora se straqualificati. Anche di piú se operano in condizioni estreme tipo dentro tubature. Sono lavori pesanti che richiedono concentrazione. Parliamo quindi di stipendi che vanno da 15mila a 54mila euro l’anno. Mediamente, peró, stiamo sui 30mila.

Tutto sommato sono stipendi decenti per l’Italia.

In Olanda, sono pagati in modo analogo. Ma l’Olanda non ha una industria pesante come l’Italia. Sono poco richiesti.

In Germania? mediamente 2514 euro. Mediamente. Un Welding Inspector, esperienza di tanti anni come saldatore, che controlla il risultato della saldatura, arriva a prendere in Siemens fino a 83K e in Bombardier fino a 110K.

Secondo voi, un bravo saldatore italiano dove va a lavorare?

Spiegatelo a Fincantieri e al Sole24h.

Posted by ExitEconomics