Il grande Reset è espressione del male perché è essenzialmente la matrice satanica ideologica su cui esso si basa.
Arcivescovo Carlo Maria Viganò
Nell’affrontare la questione di una teoresi etico-sociale della post-modernità, non possiamo non notare quella sorta di monotonia spiritista che è il simbolo del decadimento nel tempo attuale: una irrealtà nefasta, deviata, mediocre che causa scompiglio nelle menti di individui che sono stati resi atomizzati, pertanto incapaci di incamminarsi verso ad una reale capacità intellettiva di separazione del Bene dal male.
La devastazione che sta rovinando migliaia di sventurati, è portata avanti attraverso i mezzi di comunicazione ed i vari spazi “social” dove si propongono dei modelli di comportamento dozzinali ed incoerenti con la natura umana, con una voluta programmazione a rendere visibile attraverso i media, un elenco di storie personali ed eventi che sono parte della vita di alcuni personaggi che si propongono a modelli di comportamento, ma che possono portare a forme di emulazione ed alla lettura sommaria e reindirizzata che deve essere rincorsa, pena la “disconnessione dalla società fittizia1”.
Ne deriva comunque una grande influenza politica; centri d’affari finanziati dai soliti noti, associazioni varie, tutte dirette ad ottenere privilegi giurisdizionali come fossero signorie personali.
In tal modo, specialmente le menti giovani, vivono una condotta non propriamente formata da valori reali, ma da labirinti tenebrosi, urlanti e temerari che dissipano quel poco di luce coscienziale che invece ha la finalità di poter separare, con certezza, ciò che è ingannevole da ciò che è vero, essenzialmente vero.
Scrissi a suo tempo che quando si intravedono individui, che sono in file a partir dalla notte, davanti ad un negozio per assicurarsi l’ultimo smartphone, abbiamo la prova di una società malata nei valori, nell’etica, nella morale e specialmente nello spirito.
Il punto di partenza che è sempre di natura spiritista è ciò che si applicò nella sua forma “democratica” attraverso il Concilio Vaticano II, il Concilio che, come venne profetizzato dal Santo Padre Pio: «avrebbe sconciliato2.
A volte si pensa a queste nostre nonne, che all’età che hanno, dimostrano piglio, chiarezza di visione del mondo e una grande capacità nella definizione di ciò che sia o no un’idea stracciona, sciattona e temeraria.
Donne e uomini che hanno superato le privazioni della guerra, che si sono fortificati nell’animo, che avevano un ordine di valori e di formazione che oggi paiono inesistenti e tutto questo era la base di un principio idoneo che hanno mantenuto nel loro cuore insieme alla devozione verso i Santi e verso la Trinità.
Queste persone sono riuscite e riescono tuttora a mantenere questo precario equilibrio, nonostante siano in gran parte scandalizzate dalle macchie numerose della “chiesa cattolica”. In questi luoghi vi sono ancora alcune persone ancora troppo coinvolte nell’ascoltare il pretame massificato e massonificato. Spesso accade di udire “prediche” dialoganti ed accomodanti dove pare che Cristo sia un’entità come quelle di altre religioni, quindi non Via, Verità e Vita, ma una via tra le tante. Questo è il risultato delle aperture dei servi sciocchi del Vaticano II e dei suoi deplorevoli, occulti e satanici ermeneuti.
Una digressione
All’autore è capitato che, recatosi in un famoso Santuario Mariano, abbia acquistato per regalarli sia delle immaginette sacre, che dei Rosari. Portateli davanti ad un prete vestito laicamente, che era concentrato intensamente nella lettura di un quotidiano dichiaratamente comunista, chiese di benedire ciò che aveva acquistato. Senza distogliere il viso dal quel porcaio di lettura, fece il gesto della benedizione.
A questo fatto la reazione dell’autore è stata la seguente: un urlaccio feroce dicendogli prima di tutto che doveva portare l’abito talare, secondo che doveva avere rispetto e non continuare a leggere come se l’atto di benedizione fosse una cosuccia inutile, terzo che doveva benedire in piedi come si deve. Rimase senza parole sconcertato, come se fosse un fatto che non facesse più parte dei suoi doveri. Gli strilli furono così alti che arrivò un altro prete chiedendo di non gridare nel Santuario.
La risposta fu: «a voi ci vuole la Madonna del Bastone, dovete essere bastonati perché siete immeritevoli e traditori. Ed ora mettetevi l’abito è benedite altrimenti succede un casino che nemmeno vi immaginate».
Cedettero perché ero pronto pure a dare qualche meritato ceffone, come anticipo del bastone della Vergine per quei due deficienti. Mi benedirono con l’abito talare e me ne andai dicendo loro: «ogni tanto vengo qui, ma se vi trovo intenti in quel modo ed a non portare il dovuto rispetto ad un fedele alla Santa Vergine informerò la Curia» (che comunque dovrebbe essere la prima ad essere bastonata per le sue vanità dialogiche). Da quel giorno nessun prete è entrato nella mia casa per la benedizione pasquale.
Purtroppo questa è la situazione in cui versa l’Italia e gran parte dell’Europa liberals, occidentale, americanizzata al nulla spirituale. Il mondo Occidentale che ha sposato…… Halloween con tutte le sue sciocchezze propinate ai bambini che vengono educati in tal modo ad una visione magico-pagana, lontana dall’idea Trinitaria. Da allora è iniziato il mio personale apprezzamento per quelle piccole chiese devozionali che qualche anima pia fa costruire lungo i crocicchi delle strade e, dalle mie parti, se ne trovano tantissime, piccole ma con tanta gente che si reca lì per chiedere ai Santi miracoli ed intercessioni. Il popolo ha superato i dialoganti servi dei poteri del mondo sostenibile, inclusivo, eco-finto e paci-dialogante.
Ritornando alla nostra analisi e scusandomi coi lettori per la digressione su un fatto personale, possiamo pertanto affermare che il mondo in cui viviamo non ha una visione spirituale dove regna un Ordine della Terra come in Cielo, ma una concezione spiritista, fenomenica ed equivoca che provoca disordine e modelli di comportamento semplificati, ridotti ed anarchici che hanno bisogno dell’imitazione come sistema di governo.
La Teologia si è trasformata in una specie aliena di “qualcosa” materialista di derivazione anglo-americana scandalosa, protestante, calvinista e profondamente radicata verso un idealismo profano, scabroso ed indecente, dove il Dio denaro, i mercati, gli investimenti sono la “terra promessa”. Sei ricco? Allora vuol dire che Dio è con te. Siamo all’assurdo; basti leggersi Giobbe3 che rimase fedele a Dio sia da ricco che da povero.
Il “clero cattolico” ha iniziato a considerare pericolosa la capacità spirituale interiore di dissipare i gravi dubbi sorti nel popolo operando una massificazione verso il basso come arma mortale atta a portare all’apogeo forze oscure, demoniche ed ampiamente organizzate in ordini religiosi che hanno al loro interno una ulteriore forma oscurantista di programmazione dispotica ed occulta. La “chiesa” che ha governato per duemila anni, prepotentemente anche se spesso con, rari momenti di Papi che sono stati Santi, ha finito il suo tempo. L’epoca delle Basiliche, delle Cattedrali e delle Chiese di pietra è terminata come Pietro, che ha gestito il potere in Europa per metter discordia anche tra i Re e gli Imperatori più preparati e cristianizzati.
Pochi sono oggi i vescovi ed i sacerdoti che ravvisano con chiarezza la decadenza nata dal Concilio sovversivo del 1959, tanto voluto dal “papa buono”4, colui che si iscrisse alla Massoneria quando fu Nunzio Apostolico ad Ankara: Papa Giovanni XXIII5. Egli fu uno dei più grandi persecutori di San Padre Pio, attraverso il “cardinale” Agostino Gemelli6, altra anima decaduta nei nuovi “valori conciliari”, che non poteva comprendere la potenza di un Santo Profeta come il frate di Pietrelcina che Dio aveva inviato per correggere proprio gli errori del Concilio.
La pianificata forza temporale della Chiesa bastò a sopprimere via tutti gli avversari dal campo ed a eliminarne le tracce ed assumere il controllo delle varie organizzazioni laiche e religiose per mantenerle all’obbedienza del progetto conciliare. Conosciamo in modo insufficiente quali chicchi di tradizione mistica fiorissero unicamente per essere spezzati in special modo in epoca medievale7: ma il misticismo è insito nella natura umana, e quantunque la Chiesa avesse abbattuto gran parte delle basi di una visione innalzata verso le Cose di Dio, nondimeno spiriti consacrati riscoprirono e riscoprono una loro interiore capacità di avvicinamento dell’Anima al Creatore pur nel pieno nascondimento di una vita normale.
Il processo di massificazione verso il basso, compiuto dalla “chiesa” petrina viene accuratamente mantenuto, attraverso false ermeneutiche dialogiche, che impediscono l’afflato verso l’alto. La Chiesa petrina, oramai ridotta ad una setta massonica quasi a specchio di quelle protestanti, non può apprezzare l’anima rivolta a Dio direttamente in un colloquio tra Padre e Figlio, tra Amici, per ricomporre quell’Amicizia che fece definire Abramo, Amico di Dio. Altro che cinque per mille…. Cinquemila bastonate sul dorso togato e deportazione in Cecenia a spalare la neve. Che gente sconsiderata, vigliacca, malefica e perniciosa. E se, per un qualche miracolo, arriva qualche autorità ecclesiastica, come ad esempio il buon Cardinale Viganò, parte la rappresaglia. Non si possono più mandare le persone al rogo, ma si ricorre alla maldicenza, ai sotterfugi, a quell’aria di critica che ricorda anzi rispecchia quel radicalismo chic dei “comunisti de noantri” quelli che fanno gli “intellettuali”, i “cantanti” e la loro televisione spazzatura che rovina i cervelli e fornisce dei riferimenti e modelli inutili, residui di un periodo storico che sarà ricordato per la sua temerarietà ma anche per le forme idiote di ristrettezza di vedute, errori di prospettiva e concezioni erronee e disarmanti della vita sociale.
Volevo a citare a corredo di questo articolo un fatto storico illuminante: nell’assedio di Beziers:
È proprio per combattere il fenomeno ereticale che Domenico di Guzman – che inizia a predicare in Linguadoca nel 1206 – fonda il suo ordine sostenendo la necessità di affiancare alla predicazione anche povertà, umiltà e carità; unico modo per apparire credibili di fronte al popolo sedotto dall’esempio di vita degli Albigesi. L’azione di Domenico riscuote subito successo: la primissima comunità domenicana è costituita proprio da donne che hanno abbandonato l’eresia. Mentre il frate spagnolo agisce in modo totalmente pacifico sino a quando, attraverso Roma passa alle maniere forti: viene istituito il Tribunale dell’inquisizione che ricerca, processa e condanna al rogo gli eretici e nel 1208 papa Innocenzo III indice una vera e propria crociata contro gli Albigesi, affidata alla guida di Simon de Montfort. La crociata finisce per trasformarsi in un vero e proprio genocidio: il 22 luglio del 1209 a Beziers muoiono 20mila persone tra catari, cattolici ed ebrei, compresi vecchi, donne e bambini.
Arnaldo Amaury, legato papale, ordina infatti di sterminare l’intera popolazione: «Uccideteli tutti! – dice – Dio riconoscerà i suoi». “Corsero nella città – racconta la Canzone della crociata albigese scritta nel 1213 – agitando spade affilate, e fu allora che cominciarono il massacro e lo spaventoso macello. Uomini e donne, baroni, dame, bimbi in fasce vennero tutti spogliati e depredati e passati a fil di spada. Il terreno era coperto di sangue, cervella, frammenti di carne, tronchi senza arti, braccia e gambe mozzate, corpi squartati o sfondati, fegati e cuori tagliati a pezzi o spiaccicati. Era come se fossero piovuti dal cielo. Il sangue scorreva dappertutto per le strade, nei campi, sulla riva del fiume”.
«I nostri non rispettarono né rango, né sesso, né età – scrive, soddisfatto, lo stesso Arnaldo – ventimila uomini circa furono passati al filo della spada e questa immensa carneficina fu seguita dal saccheggio e dall’incendio della città intera: giusto risultato della vendetta divina contro i colpevoli!8».
La chiesa di oggi usa altri metodi: la maldicenza, la falsa teologia, la prassi catto-comunista e specialmente internet dove scrive di tutto al fine di orientare i pensieri, sempre con l’uso dei satanici servi sciocchi, a favore di un’idea di potere che sta, purtuttavia franando, anche se non in maniera pienamente consapevole, ma oramai la strada è tracciata.
Mistici che vengono fatti passare per eretici, santi che vengono perseguitati, filosofi religiosi studiati con interesse, come ad esempio Pavel Florenskij, ma del quale non si coglie l’essenza del messaggio giovanneo, perché molti studiosi appartengono alle varie Università Cattoliche e pertanto non sono in grado di esprimere un pensiero totalizzante, evidente e sfolgorante poiché gli insegnanti “teologi” sono sotto obbedienza.
Il Grande Reset è espressione del male perché è essenzialmente satanica la matrice ideologica su cui esso si basa. Non possiamo fingere di non sapere che tutti i protagonisti di questo piano globale sono accomunati dall’appartenenza a vari gruppi di potere che hanno in odio il Cristianesimo e Cristo stesso, e non fanno mistero di adorare Lucifero.
D’altra parte, anche senza indagare sulle radici esoteriche di costoro, è sufficiente vedere cosa fanno: la loro è una cultura di morte, di paura, di menzogna, di spietato calcolo economico. Sono il male, i servi del demonio, gli operatori di iniquità che preparano l’avvento dell’Anticristo. Il culto di Satana in tutte le epoche storiche e in tutte le civiltà è stato una dolorosa costante del mistero di iniquità che accompagna l’umanità sin dalla cacciata dei nostri progenitori dal Paradiso terrestre.
L’ecologismo malthusiano, il culto della Madre Terra, le pseudo-filosofie orientali di matrice panteistica e non ultimo il “Cristo cosmico” vagheggiato dal gesuita eretico Theilard de Chardin, sono solo declinazioni di una medesima deviazione teologica. In definitiva, dietro la Pachamama, tanta amata dallo pseudo-papa, c’è sempre Satana, la sua invidia per il destino soprannaturale che il Dio Redentore ha riservato all’uomo, il suo odio per la vita e per la bellezza in quanto espressioni dell’Onnipotenza del Dio Creatore, la sua avversione a tutto ciò che richiama la presenza di Gesù Cristo nella Storia, segno di un amore infinito dal quale il demonio è eternamente proscritto. Arcivescovo Carlo Maria Viganò – Fonte: https://www.aldomariavalli.it/2022/02/12/vigano-il-grande-reset-e-espressione-del-male-perche-e-essenzialmente-satanica-la-matrice-ideologica-su-cui-esso-si-basa/
Il grande Reset alla fine lo farà il Padre Eterno, con buona pace dei sovversivi nemici dell’umanità e dello Spirito che vive nelle coscienze delle persone. Quando lo farà, grideremo: Vittoria, Vittoria perché il male è stato sconfitto con i suoi filosofi, con i falsi moralisti, con coloro che hanno utilizzato strumenti per ampliare la conoscenza politicamente corretta di una visione del male rendendolo accetto, progressista e valido. Il “piano Kalergi” e d i suoi estimatori saranno tutti condannati. Non si salveranno nella loro “banalità del male”.
Roma pagherà i suoi peccati di cattiveria, maldicenza e tradimento a Dio.
Pietro ha tradito tre volte:
- Dialogo con altre religioni invece di favorire la lenta conversione alla Verità di Cristo che è Unica Via, Verità e Vita.
- Dialogo con la Massoneria infiltrata nei vari ordini monastici e sposalizio di ideologie nemiche della vita come il catto-comunismo, il malthusianesimo, le “ideologie” ecologiste, il pacifismo, la sostenibilità, l’inclusione. In sostanza un bombardamento continuo di neo-parole per cercare di togliere visibilità alla Parola di Dio.
- Travisamento ordinato e predisposto per indottrinare il popolo ad una realtà di nuova modernità religiosa per eclissare ed atomizzare gli intelletti e la coscienza critica.
In sostanza è l’agenda di Pietro perseguita da 2 Eoni: minare la saldezza della Verità e creare dei passivi obbedienti.
Già Pietro di Giovanni Olivi fu condannato alla Damnatio Memoriae perché aveva compreso che nella chiesa petrina si stava realizzando un potente volontà di potenza per controllare, con sempre nuove ermeneutiche, i popoli ed i loro Sovrani governanti. I testi dell’Olivi sono praticamente introvabili alcune tracce si possono trovare in edizione on line qui nella “Lectura Super Apocalipsim”.
Per coloro che vogliono approfondire alleghiamo il testo:

La chiesa non deve compiacere il popolo ma Dio.
La Chiesa dei cuori degli uomini regnerà; sarò la Chiesa Giovannea, la chiesa di Amore a Dio in Spirito e Verità. Il tempo della Legge, durato duemila anni è nella sua fase terminale. Nazioni saranno distrutte, nazioni che hanno operato come strumenti del male, come forme sataniche apparentemente benevole, ma che in realtà hanno controllato con determinazione ed efficacia le loro colonizzazioni nel mondo, saranno divise. Si scanneranno tra di loro, come pietre che franano. Faranno tutto da soli in un autodafé spaventoso.
Roma pagherà rudemente il suo tradimento. La Madonna del Bastone, bastoni le vostre dure cervici di corvi neri, maledetti da Dio e dall’umanità.
- 1 Le cause più frequenti dei comportamenti distruttivi sono ambientali, come ad esempio: fattori familiari (genitori iperprotettivi, permissivi, abbandono, affido, violenza, maltrattamenti, carenze affettive presenti o pregresse, codici linguistici ristretti o basso livello culturale,…), fattori sociali (privazione ambientale, classe sociale sfavorita, appartenenza a gang,…), fattori scolastici (distanza tra interesse, insegnamento e capacità dell’allievo, ambiente competitivo, rigidità, mancanza di attenzione alle necessità educative speciali,…), fattori socioeducativi (carenze emotive, bassa autostima, mancanza di abilità sociali). Fonte: https://www.wellnessport.it/modelli-di-comportamento-problematici/
- 2» Il modernismo, lo diciamo a quei cattolici che, per caso, se ne fossero dimenticati, o, magari non lo sapessero (parliamo di quelli più giovani, ovviamente, e tenuto conto di quanto sia povera e approssimativa l’istruzione storica e dottrinale che essi ricevono nelle sedi a ciò preposte), è un’eresia; anzi, secondo l’espressione di san Pio X, che lo condannò con l’enciclica Pascendi, è la somma di tutte le eresie. Ciò detto, e sperando che tutti i cattolici in buona fede lo tengano sempre a mente e ne ricavino tutte le opportune deduzioni, tanto sul piano teorico che su quello pratico, può risultare utile scomporre questa eresia, cioè questo veleno, nei suoi elementi costitutivi, per saperli riconoscere e per non sottovalutarne l’altissimo potenziale di tossicità. Può accadere, infatti, che questi elementi, singolarmente presi, possano apparire non poi così pericolosi, se non addirittura innocui; può accadere, si capisce ai cattolici impreparati e faciloni, emozionali e superficiali, come ce ne sono tanti (come lo sarebbero tutti, se non si affidassero a Dio per compensare le loro umane debolezze!), non solo non vedano e non afferrino tutta la pericolosità del veleno modernista, ma credano di scorgere, in alcuni degli elementi che lo compongono, perfino dei fattori positivi, o, almeno, potenzialmente tali. Fonte: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/ingredienti-dell-eresia-modernista-lo-storicismo
- 3 Ora l’Eterno benedisse gli ultimi anni di Giobbe più dei primi, perché egli ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. (Giobbe 42:12)
“Paziente come Giobbe” è un’espressione proverbiale ben conosciuta. Giobbe era un uomo integro, retto e temeva Dio. C’era nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Quest’uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male. (Giobbe 1:1) Egli aveva tutto ciò che si può desiderare: famiglia, amici, servitori, ricchezze, ma Dio permise che una serie di disgrazie lo privassero di tutto, con lo scopo di metterlo alla prova, per dargli alla fine una ricchezza migliore e duratura. Infatti avete anche sofferto con me nelle mie catene e avete accettato con gioia di essere spogliati dei vostri beni, sapendo di avere per voi dei beni migliori e permanenti nei cieli. (Ebrei 10:34)
I primi due capitoli della sua storia ci descrivono l’ammirevole sottomissione con la quale Giobbe ha accettato ciò che Dio gli mandava. Allora Giobbe si alzò, si stracciò il suo mantello e si rase il capo; poi cadde a terra e adorò, e disse: «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. L’Eterno ha dato e l’Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell’Eterno». (Giobbe 1:20-21)
I trentanove capitoli seguenti raccontano in che modo tre suoi amici, definiti “consolatori molesti”, lo trascinano sulla via della ribellione, attribuendogli colpe che non aveva.
Di cose come queste ne ho udite tante! Siete tutti dei consolatori molesti! (Giobbe 16:2)
Egli allora cercò di far valere la sua integrità e i suoi meriti, finché Dio non gli parlò; allora comprese la vanità dei sui ragionamenti. Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito. Chi è colui che offusca il tuo consiglio senza intendimento? Per questo ho detto cose che non comprendevo, cose troppo alte per me che non conoscevo. Deh, ascolta, e io parlerò; io ti interrogherò e tu mi risponderai. Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora il mio occhio ti vede. Perciò provo disgusto nei miei confronti e mi pento sulla polvere e sulla cenere. (Giobbe 42:2-6)
A questo punto Dio lo benedisse e gli diede il doppio di tutto ciò che aveva perduto.
Quello che Dio ricorda del suo servitore Giobbe nel Nuovo Testamento è la sua pazienza. Che grazia! Dio si ricorda solo dei buoni frutti che Egli stesso produce nella vita dei suoi figli.
Ecco, noi proclamiamo beati coloro che hanno perseverato; avete udito parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la sorte finale che il Signore gli riserbò, poiché il Signore è pieno di misericordia e di compassione. (Giacomo 5:11) - 4 https://it.scribd.com/doc/132899165/Nichitaroncalli-Controvita-Di-Un-Papa
- 5 Da Monsignor Lefebvre, giù giù fino a un certo numero di semplici parroci di campagna, la diffidenza e, a volte, l’ostilità mostrata nei confronti delle “aperture” di Giovanni XXIII e di Paolo VI verso le istanze del mondo moderno, era originata dal sospetto, che tali pontefici, a giudizio di alcuni, stessero conducendo, in maniera più o meno consapevole, un’opera di sottile distruzione del genuino nucleo della tradizione cristiana, e che dietro tale manovra vi fossero i potenti tentacoli della Massoneria. Uno di questi umili parroci, sconosciuti al grande pubblico, è stato il friulano don Luigi Cozzi, autore di alcuni libri nei quali non solo sosteneva questa tesi, ma si spingeva assai oltre, disegnando uno scenario internazionale del tipo che oggi (ma non allora, cioè trenta o quaranta anni fa) si definirebbe complottista. Egli, cioè, ipotizzava che esista una congiura mondiale di poteri occulti, volta a favorire l’avvento del regno di Satana mediante la distruzione dell’autentica fede in Dio, in Gesù Cristo e nella Vergine Maria, nonché per mezzo dell’indebolimento programmatico dell’autorità e credibilità del magistero ecclesiastico; e che il Concilio Vaticano II fosse stato un episodio significativo, ma non l’unico, di una tale strategia. Fonte: https://www.alessandriaoggi.info/sito/2013/03/12/paolo-vi-era-massone/
- 6 Nella relazione, Gemelli, dopo aver descritto dettagliatamente le stimmate delle mani, dando l’impressione di averle viste, nonostante la precisazione in premessa di non aver compiuto «alcun esame dal punto di vista medico», il clinico francescano attesta: «Al sottoscritto sembra che si tratti di un caso di suggestione inconsciamente prodotto dal padre Benedetto in un soggetto malato come è il padre Pio e che ha condotto a quelle caratteristiche manifestazioni di psittacismo che sono proprie della struttura isterica». Fonte: https://www.padrepio.it/padre-gemelli-una-pagina-triste-della-vita-di-padre-pio/
- 7 Si suggerisce una lettura accurata del Maestro di Dante, Pietro di Giovanni Olivi, condannato alla Damnatio Memoriae, solo perché aveva capito il gioco di potere della chiesa petrina.
- 8 Fonte: https://www.festivaldelmedioevo.it/portal/montsegur-la-strage-dei-catari/