Torna a intervalli irregolari la rubrica che si occupa di notizie false, a scopo evidentemente satirico, che potrebbero essere vere, e di notizie vere che sembrano false. In realtà le notizie trattate oggi sono tutte vere, anche se sarebbe stato meglio fossero false.

Once were sovranists

C’era una volta la Lega sovranista, di Salvini anti europeista e del Trio Fantasticus degli economisti italici contrari alla permanenza nell’Euro: Borghi, Bagnai, Rinaldi.

Di uscire dall’Euro Salvini non ne parla più. Rinaldi non troppo tempo fa disse che si trattava solo di una ipotesi di scuola, ma nulla di concreto. Bagnai, estremamente critico sul Recovery Fund ora ha annunciato che lo voterà. Borghi sembra l’unico ancora a sbrodolare mezze frasi contro l’euro, ma solo sui social, poi nella realtà non fa un cazzo.

Il sovranismo leghista è morto da un pezzo, per la precisione a partire dalle elezioni europee del 2019. E’ vero che per la Lega fu un successo, ma il sovranismo in Europa, nonostante un discreto aumento dei voti, non sfondò, il progetto di una Lega europea sognato da Salvini, naufragò, gli europeisti del PPE e del PSE fecero cartello e si ripresero il potere. Il resto è storia, uscita della Lega dal governo Conte, la trappola ordita da Renzi-Zingaretti-M5s, l’opposizione inconcludente, perdita di consensi. L’entrata nel governo Draghi è la pietra tombale, e le recenti vicende che hanno visto la Lega non partecipare alla mozione di sfiducia verso il Ministro della salute, la votazione in Europa a favore del Green Pass lo stanno a testimoniare.

L’evoluzione moderata della Lega, che consentirà al partito fondato da Bossi di stare nella stanza dei bottoni e di non essere troppo boicottata dal deep state europeista, farà perdere ulteriori consensi in favore di FdI. Questo potrebbe significare la fine del fronte comune del centrodestra, perchè una Lega socia di minoranza di un partito fondamentalmente meridionalista, statalista e “socialista” di destra non piacerebbe soprattutto al mondo economico-finanziario del nord Italia. A questo punto Salvini potrebbe finire ai giardinetti o a ingozzarsi di Nutella sui social, e il partito potrebbero prenderselo i moderati tipo Giorgetti-Zaia, che lo trasformerebbero in una specie di centro-destra moderato e europeista, magari alleandosi con Forza Italia, Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda, in contrapposizione a un PD sempre più grillizzato.

In fondo questi virologi li capisco…l’ho già detto?

Sì, l’ho già scritto in questo articolo che, in verità, invecchia benissimo

Ci si chiede: “perchè i virustar sono sempre così apocalittici nelle loro dichiarazioni in TV o sulla carta stampata?”

Il compito che fu assegnato loro all’inizio della diffusione del covid in Italia era proprio quello di diffondere la paura per indurre i cittadini a comportamenti “virtuosi” con cui fare fronte alla propoagazione del virus, in un periodo in cui mancavano le mascherine, le terapie intensive erano piene, gli ospedali in tilt e non si sapeva che pesci pigliare. Il loro ruolo lo hanno interpretato egregiamente, così bene da rimanerne schiavi. Ancora oggi recitano lo stesso copione, quello che ha dato loro visibilità mediatica, notorietà e potere. L’unica altra categoria di professionisti investita di così enorme potere fu quella dei magistrati al tempo di Mani Pulite. Oggi sono loro, capaci di stravolgere le vite di un intero popolo con le loro dichiarazioni apocalittic, che hanno guadagnato loro nomignoli non proprio positivi come “mangiamorte” o “Team morte”.

Il potere, una volta assaggiato, ti rende schiavo di esso, non puoi farne più a meno. La notorietà altrettanto, come ammesso candidamente anche da Matteo Bassetti

e quindi si continua sullo stesso tono, visto che “tattica vincente non si cambia”.

C’è anche un altro motivo per cui si può capire la posizione dei virustar: se dichiari che dopo le riaperture ci saranno migliaia di morti al giorno e 150 mila pazienti in TI e non succede, “beh, meglio così, ma la strage è solo rimandata!”. Ma se avalli le aperture o non dici nulla e si dovessero verificare le più fosche previsioni, allora sì che qualcuno potrebbe accusarli di negligenza e di complicità nella strage. In pratica mettono le mani avanti, si parano il culo ma soprattutto, continuando a recitare lo stesso copione, continuano a detenere una visibilità mediatica formidabile.

Dobbiamo renderci conto che i cosiddetti scienziati, per quanto ne sappiano di questo virus, in realtà non sanno quasi nulla, ma non per colpa loro. Di un virus si conoscono vita, morte e miracoli solo dopo anni di attenta osservazione sul campo del suo comportamento. Un anno e mezzo è troppo poco per avere il quadro completo, per cui tutto quello che dichiarano va preso come una possibilità, una ipotesi di scuola basata su elementi insufficienti per costituire una evidenza rigorosamente scientifica, e per questo ciò che dichiara uno di loro viene smentito da un altro, oppure ciò che viene detto oggi non vale domani.

In pratica solo ipotesi che potrebbero verificarsi oppure no. Lo scienziato di solito “parla” quando ha il quadro completo, attraverso la pubblicazione delle sue ricerche scientifiche suffragate da sperimentazione e prove inconfutabili scientificamente. Ma la star deve parlare ora, anche quando non ha in mano nulla di concreto, perchè il ferro va battuto finchè è rovente.

Per questo sarebbe buona cosa limitare gli interventi dei virustar in TV, ma siccome anche i media sfruttano il filone fin quando è “cool” da loro non si può pretendere nulla. Allora dovremmo essere noi cittadini a rifiutarci di sintonizzarci su trasmissioni nelle quali dimorano letteralmente questi personaggi. O, meglio ancora, spegnerla del tutto, sta cazzo di televisione!

Un paese con Speranza è un paese senza speranza

Bocciata la sfiducia al ministro della salute Roberto Speranza chiesta da FdI. Era prevedibile, la Meloni e il suo partito non avevano i numeri, nemmeno se il cdx avesse votato compatto la sfiducia. Probabilmente ha ragione la Lega, una sfiducia non la si propone se non si hanno buone probabilità di ottenerla, perchè rafforzano il ministro che si vuole mandare ai giardinetti.

Resta da domandarsi il perchè di una tale operazione: una ipotesi che ritengo probabile è che FdI non si aspettava affatto che Speranza ne uscisse sfiduciato, piuttosto si aspettava che la Lega e FI si sarebbero comportate come effettivamente hanno fatto, rimarcando e rafforzando il proprio ruolo di praticamente unico partito di opposizione e raccogliere il malcontento nell’elettorato degli alleati e crescere ancora di più nei sondaggi. Un machiavellismo politico che nulla ha a che vedere con una richiesta di cambio di passo nella strategia anti covid e tutto con i semplici interessi partitici.

Ma aldilà della mancata sfiducia o dell’inopportunità di una operazione che, come dice Brunetta, in questo momento può portare solo problemi e ritardi, Speranza dovrebbe innanzitutto dimettersi spontaneamente. La vicenda Ranieri Guerra da sola dovrebbe far riflettere. Le parole di Sileri, vice ministro della salute, non lasciano dubbi sulla inadeguatezza di Speranza.

Un ministro che scrive un libro celebrando sè stesso in una vittoria che non c’è stata e che lo ritira dal mercato in fretta e furia non può essere credibile. Come non può essere credibile un ministro che si lagna del fatto che venga fatta una lotta politica contro di lui utilizzando una pandemia dopo aver scritto sul suo libro che la pandemia può essere una occasione per la sinistra di riprendersi l’egemonia culturale nel paese. Uno che da ministro pensa all’egemonia culturale della sua parte politica come può pensare di convincere i cittadini che devono sacrificare le proprie libertà e la propria vita sociale ed economica per sconfiggere la pandemia e non per il tornaconto politico di Speranza e soci?

Ma non solo: Speranza è il leader dei chiusuristi, degli oltranzisti del lockdown, di coloro che “non bisogna abbassare la guardia” ma, nel momento in cui scrive un libro che parla di vittoria contro il virus, non è il primo che ha indotto ad abbassare la guardia, ad avallare il “tana libera tutti” e a favorire gli “eccessi e le follie” della scorsa estate che ora vengono condannate proprio da chi lo vuole lasciare ostinatamente attaccato alla poltrona di ministro? Un controsenso che rende Speranza indifendibile. Altro che Ministro della Salute, nemmeno il segretario di una riunione condominiale dovrebbe fare!