Ho ricevuto privatamente una accusa, molto pesante e sono stata malissimo tutto sabato. Ho deciso di rispondere con garbo, con analisi e con pacatezza. Ritengo giusto rispondere, perché quando qualcuno si incazza con me, beh ecco amo rispondere e non litigare. Io per mia natura non sono conflittuale, quindi essendo una persona non conflittuale con me è impossibile litigare, io rispondo e in modo tranquillo, perché per me nulla di sconvolgente è successo. Anzi grazie per avermi scritto, ti premio moltissimo per avermi parlato, perché così posso rispondere e dove ci sono riposte civili non c’è guerra.
L’articolo che ha fatto esplodere il caso è L’Arabia Saudita si è ritirata dal “Trattato sul petrodollaro”?
Procediamo con calma, analizzando tutto. Riprendo anche una frase del mio precedente articolo:
<<Qualche scricchiolio si era già sentito nel 2023, quando la Cina e l’Arabia Saudita hanno concordato che i sauditi avrebbero venduto il loro petrolio alla Cina in cambio di valuta cinese
(all’epoca si parlava della creazione di un petro-yuan https://www.orazero.org/il-petro-yuan-si-avvicina-la-fine-del-dollaro-usa-come-valuta-mondiale/
+ https://www.orazero.org/larabia-saudita-annuncia-la-fine-del-petrodollaro-statunitense/). >>
Una persona ben informata mi aveva mandato il giorno dopo la scadenza del contratto questa chicca:
–https://www.financialounge.com/news/2024/06/13/edmond-de-rothschild-lancia-una-nuova-strategia-sul-debito-infrastrutturale-in-arabia-saudita/
–https://advisoronline.it/private-banker/private-prodotti/edmond-de-rothschild-sbarca-in-arabia-saudita
Proprio chi monitora “il mancato rinnovo” mi informava che gli USA correvano ai riparti con una nuova offerta. Mah deve essere un caso!
Digitate (non da Google ovviamente) questa ricerca:
Rothschild mit großem Auftritt in Saudi-Arabien Das Presse- und Informationsamt des Präsidenten via Wikimedia Rothschild mit großem Auftritt in Saudi-Arabien
Emerge che il gruppo Edmond de Rothschild, uno dei principali attori della finanza globale, ha annunciato che aprirà un nuovo ufficio in Arabia Saudita entro un anno. La rinomata banca svizzera prevede inoltre di creare una piattaforma di finanziamento del debito per sostenere i progetti infrastrutturali nel Paese. Questa iniziativa è in linea con il piano Saudi Vision 2030 (Agenda 2030), che mira a diversificare l’economia e non renderla dipendente esclusivamente dalle entrate petrolifere. Promuovendo gli investimenti in vari settori, come le infrastrutture, la tecnologia e le energie rinnovabili, si intende espandere la base economica del Paese e renderla a prova di futuro. Il piano, guidato dal principe ereditario Mohammed Bin Salman, prevede importanti progetti di sviluppo, tra cui la costruzione di nuove aree urbane, l’ammodernamento delle infrastrutture e investimenti significativi nell’istruzione e nella sanità. Con questa iniziativa, il Gruppo Edmond de Rothschild si posiziona come investitore chiave e sostenitore della trasformazione economica dell’Arabia Saudita fornendo risorse finanziarie e competenze cruciali. Edmond de Rothschild finanzierà questi progetti infrastrutturali attraverso la SNB Capital, che ha un patrimonio in gestione di 66 miliardi di dollari. La SNB Capital fa parte della Banca nazionale saudita (BNS), partner del World Economic Forum. Rothschild si posiziona come un attore importante nella regione. L’apertura dell’ufficio è prevista nella seconda metà di quest’anno. In precedenza, Edmond de Rothschild aveva aperto un ufficio a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, sottolineando la sua strategia volta a rafforzare la propria presenza nella regione del Golfo. Ariane de Rothschild, direttore generale del gruppo Edmond de Rothschild, si è detta “molto contenta” di stabilire un punto d’appoggio in Arabia Saudita con il gruppo Edmond de Rothschild.
Ora se è vero che questo mese si è conclusa dopo 50 anni l’era del petrodollaro, direi che gli USA si sono magnificamente riposizionati senza dover diffondere la notizia, anzi rilanciano su una Arabia Saudita che ha deciso di non estendere l’accordo con gli Stati Uniti e di smettere di pagare il petrolio esclusivamente in dollari.La mafia globale Se famiglie come Rothschild si spostano verso est, vuole anche dire che l’Occidente ora verrà distrutto in modo controllato.
La mossa fa parte di un cambiamento globale più ampio in cui i centri del potere economico e politico si stanno spostando sempre più verso est (vedi guerra attuale Nato/Ucraina/Russia e la prossima su Taiwan). L’Occidente si trova ad affrontare sfide significative mentre le alleanze internazionali e le interdipendenze economiche vengono riorganizzate.
Mesi fa, era arrivata la notizia che i sauditi stavano vendendo il loro petrolio ai cinesi in valuta cinese https://www.newarab.com/news/saudi-arabia-about-drop-petrodollar-chinese-yuan
Mi puoi contestare che tali contratti hanno durata indeterminata con possibilità di disdetta, oppure possono essere prorogati più o meno automaticamente per un ulteriore periodo di tempo, finché nessuna delle parti contraenti si oppone. Mi puoi anche contestare che sia un po’ assurdo descrivere l’attuale durata di 50 anni come una durata contrattuale. Io comprendo bene cosa mi contesti.
Allora salpiamo e andiamo più a Est, dal 2016 la Cina stava cercando di cambiare il modo in cui gli acquisti di petrolio vengono fatturati in dollari. Per molto tempo non è successo nulla, poi poco tempo fa era arrivata la notizia che Cina e Arabia Saudita avevano deciso uno scambio di valuta, dove le banche centrali hanno scambiato 50 miliardi di renminbi con 26 miliardi di riyal sauditi. Cina e Arabia Saudita sono state le prime a dire che le negoziazioni potevano essere effettuate in altre valute.
Da anni la Cina spinge affinché gli accordi avvengano al di fuori del dollaro. Non hanno però mai imposto in quale valuta dovrebbe essere effettivamente implementata.
Il 23 gennaio, al WEF di Davos, il ministro delle Finanze saudita Mohammed al-Jadaan ha dichiarato a Bloomberg che non si oppone alla discussione sull’ulteriore sviluppo del commercio del petrolio in diverse valute. Si diceva allora che la Cina avrebbe in futuro pagato il petrolio dell’Arabia Saudita in renminbi, ma questo futuro non aveva una data ben prestabilita.
Mi accusi che non c’è nulla di ufficiale nel Patto Milestone USA/Arabia Saudita
Quindi “se non è nero su bianco” non esiste alcuna prova ufficiale che l’Arabia Saudita si impegni a vendere solo in dollari?
La prova che qualcosa del genere esistesse si trova nel caso di Saddam Hussein, che voleva vendere il suo petrolio in euro, o del Venezuela, che voleva venderlo in valuta cinese, ma mancano ancora le prove definitive. Anche Gheddafi voleva allontanarsi dal dollaro e sappiamo che fine ha fatto.
Tre nazioni (Iraq Venezuela e Libia) che volevano sganciarsi dal petrodollaro, e sappiamo bene che fine hanno fatto. Ah pure in Italia qualcuno l’ha pagata cara… ma so che di tali importanti nomi Ti Ricordi bene e non voglio ribadirli.
Faccio anche notare che al G7 il Principe saudita non si è presentato.
Da https://warnews247.gr/diethnh/mesh-anatolh/thanasimo-plhgma-gia-tis-hpa-h-saoudikh-arabia-egkateleipse-to-petrodolario-kai-entaxthhke-sto-nomisma-twn-mbridge-epibebaiwsh-war-news-24-7/, dove ora gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita stanno negoziando la vendita di caccia F-35 come parte di un più ampio patto di difesa che include anche la cooperazione nel nucleare civile degli USA per il regno.
Qua hai ragione! Il tentato omicidio di Bin Salman dà i suoi frutti https://t.me/rossobruni/39756, in effetti concordo, le pressioni post attentato danno frutti.
L’Arabia Saudita è ora membro dei BRICS e deve quindi essere interessata a passare dal puro scambio di DOLLARI USA ad un generale scambio equo in più valute, come prevede la dottrina degli Stati BRICS!
https://www.wiwo.de/politik/ausland/wertverfall-kontrolleLOS-im-nahen-osten-betreibt-den-wertverfall-des-dollar/8756352-2.html
“La sostituzione della sterlina come valuta petrolifera ebbe inizio nel 1945, quando il presidente americano Franklin D. Roosevelt incontrò il re saudita Abd al-Aziz ibn Saud sulla USS Quincy nel Mar Rosso. Gli Stati Uniti hanno garantito la protezione militare ai sauditi, mentre i sauditi hanno promesso di vendere petrolio solo in cambio di dollari da quel momento in poi”.
Un altro collegamento dell’ex diplomatico indiano Bhadrakumar: https://www.indianpunchline.com/death-of-petrodollar-is-a-biden-legacy/, qua Bhadrakumar vede nell’omicidio del giornalista Kashoggi e nella successiva condanna dell’Arabia Saudita e della sua famiglia reale da parte di Joe Biden il punto di partenza dell’uscita saudita dal petrodollaro:
“Il candidato Joe Biden ha annunciato che, se eletto presidente, sarebbe determinato a far pagare il prezzo ai governanti sauditi e a renderli effettivamente i paria che sono”.
Biden è stato schietto e brutale nei suoi commenti sulla famiglia reale saudita, affermando che l’attuale governo in Arabia Saudita sotto il governo di re Salman ha “molto poco valore di redenzione sociale”.
Perché questo verdetto devastante da parte degli USA? Kashoggi ha avuto un valore strategico per la CIA nel realizzare una “soluzione” desiderata dagli Stati Uniti per l’imminente successione al trono in Arabia Saudita. Questo era andato completamente storto. Mohammed Bin Salman doveva solo aspettare il momento giusto per fare un grande ritorno. E quella era la data di fine del “Trattato sul petro-dollaro” scaduto con gli Stati Uniti.
Per il dollaro USA, questa uscita significa:
“Non c’è dubbio che l’Arabia Saudita abbia sviluppato una tabella di marcia. Quattro giorni prima della scadenza dell’accordo Oil for Security, Reuters ha riferito che l’Arabia Saudita aveva aderito a un progetto pilota dominato dalla Cina [iniziato nel 2021: mBridge] di una valuta digitale transfrontaliera, “in un altro passo verso una quota minore del commercio globale del petrolio potrebbe avvenire in dollari USA”. (…)
“Quella che in precedenza sembrava essere una rivalità geopolitica sull’espansione della NATO e su Taiwan o sulla definizione di standard commerciali e tecnologici nella quarta rivoluzione industriale, sta assumendo una dimensione esistenziale per Washington mentre il futuro del dollaro è in bilico. Ci sono prove sufficienti di passi coordinati da parte di Mosca e Pechino per accelerare il “processo di de-dollarizzazione”.
Cosa accadrà post La morte del petrodollaro è un’eredità di Biden?
Si va verso un dollaro debole, puntiamo su metalli o su altre valute, è una guerra ibrida, si può puntare su tutto, e i trader lo sanno bene.
India Iran e Saudi Arabia sono nei Brics e la diplomazia e intelligence sino-russa lavorano a contatto sempre.
La Turchia non vuole cadere in tale guerra ed é un battitore libero.
India e Iran non vogliono cadere in tale guerra e stanno diventando battitori liberi.
La settimana scorsa hanno provato ad ammazzare il Saudita Mohammed bin Salman ( è stato nominato principe ereditario nel 2017 e agisce di fatto come regnante) e sta mostrando le prime ali come battitore libero.
Perché mi accusi di diffondere disinformatja?
Perché non avevo detto tutto?
Ma guarda che io stessa mai bevo alla stessa fonte.
Mi piange il cuore, pensi che sono una merdosa skifosa filorussa incapace di pensare col mio cervello e non vedo il resto.
No, io leggo altra stampa, leggo tantissima stampa straniera ed esploro. A me nessuno viene a dire che sono un sito di propaganda e che propongo disinformazione, perché io prima leggo tonnellate di info.
E capiamoci bene. Nel mio sito non c’è pubblicità, io non ci guadagno nulla e nessuno mi finanzia. AAAAAAAAAAAnzi ti rendo solerte che da tanti anni https://www.newsguardtech.com/it/ mi deliziava di cotante visite.
Mi hai scritto che non leggo e che non esiste una sola fonte che dimostra quello che ripeto come pappagallo.
OK, ma sopra un paio di dritte le ho date.
OK ma in amicizia come risposta, perché pensavi che andavo a professare ideologia russa?
Ma perché non mi hai scritto chiedendomi spiegazioni?
Siamo amici, basta una domanda, e non un attacco!
Sai da tempo che non sono conflittuale e non attacco nessuno, tanto che la tua richiesta mi ha fatto pensare. Mai e mai e mai negli anni ci siamo offesi e mai conflitti. Io vedo da Valdai e Brics cosa succede. Se tu non vuoi vedere lì cosa succede, ebbene non dirmi ciò che non vedi.
E’ una bella domanda. Se io vedo perché tu non vedi?
Sei e rimani un mio carissimo amico, anzi lo ripeto, per mei sei una fonte molto stimolante di porte aperte.
In guerra tutti chiudono, io invece apro.
Ecco perché sei un mio carissimo amico.
Tua Alessia C. F. ALKA