Forza ragazzi siamo quasi a fine campagna elettorale: tra sea watch 3, rosari baciati in pubblico, Dagospia che infila in mezzo al gossip una bella bomba come questa https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/arrivano-manette-belpietro-avverte-salvini-ldquo-giorni-si-203880.htm «ARRIVANO LE MANETTE! – BELPIETRO AVVERTE SALVINI: “DA GIORNI SI MORMORA DI UN’INCHIESTA IN GRADO DI SCUOTERE LA SANITÀ LOMBARDA, UN’INDAGINE DI CUI GLI ARRESTI DELLE SCORSE SETTIMANE SAREBBERO STATI SOLO L’ANTIPASTO. I PROVVEDIMENTI DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA COLPIREBBERO AL CUORE LA LEGA, CON IL RISULTATO DI SPEGNERNE ANCHE LE RESIDUE AMBIZIONI ELETTORALI. SALVINI SAREBBE MESSO CON LE SPALLE AL MURO, INDOTTO A SCENDERE A PATTI PER» …
… Ecco “per dirlo in termini tecnici, hanno decisamente, gloriosamente, immensamente, aggressivamente e sicuramente rotto il cazzo” (Cit. Nuke The Whales). Attendiamo il voto e vediamo cosa succede dopo.
Meanwhile Potus si affida a twitter per combattere la guerra contro l’Iran: sanzioni e pressioni militari per porre fine al regime degli ayatollah. Soliti toni incendiari verso Teheran, il viril petten americano è pronto a dare una risposta devastante a qualsiasi aggressione nemica. Hesameddin Ashena (consigliere del presidente iraniano) invita a non farsi ingannare da Trump, ribadisce che l’Iran è pronta a resistere a tutte le sanzioni.
La tensione tra Usa e Iran inizia a dare i frutti veri: fa volare il prezzo del petrolio a +1% dal 26 aprile scorso.
Ma anche da altre parti non si scherza affatto. Xi Jinping afferma che è pronto a intraprendere una Lunga Marcia, sfida indirizzata agli Usa dopo l’escalation delle tensioni sui dazi e sul caso Huawei. Il braccio di ferro tra Pechino e Washington è solo all’inizio e la partita di ping pong sarà molto lunga.
Bloomberg riporta che anche Intel, Qualcomm e Xilinx avrebbero chiuso i rapporti con Huawei in accordo con le scelte del governo Trump. I cinesi rilanciano preparandosi a bloccare l’export di terre rare verso gli Usa. Questo metterebbe in ginocchio l’industria tech (le terre rare africane sono in mano cinese, in Caucaso sono sotto l’influenza russa e l’Australia non può soddisfare la domanda statunitense). La Cina esporta negli Stati Uniti l’80% delle terre rare di cui hanno bisogno. Una guerra che si profila essere lunga e ricca di colpi di scena.
E noi italiani cosa facciamo? Beh siamo un po’ bipolari eh:
- da una parte i camalli di Genova incrociano le braccia e non caricano sulla Bahri Yanbu (nave saudita che trasporta armi) i generatori della Defence Tecnel di Roma e 8 cannoni Caesar per non essere complici delle vittime civili in Yemen
- dall’altra parte – pur sapendo di irritare maggiormente gli USA – parte a Roma il progetto di cybersecurity di ZTE: terza struttura inaugurata dal colosso cinese in Italia dopo il Joint Training Center di Tor Vergata e il centro ricerche sul 5G dell’Aquila. Ci aiuterà a difenderci dalle minacce alla sicurezza informatica
Povero Marco Carrai, ci deve essere rimasto malissimo (Rotfl e chi vuol capire capisca). Alessia C. F. (ALKA) Liberticida e OraZero