Il caso “coronavirus” è in pratica quello che accade quando non si fa informazione per trattare e per evitare contaminazione o contagio. La quarantena per regola è responsabilità della nostra difesa militare, diventa un problema nazionale. Gli immigrati che arrivano coi barconi da Paesi diversi, devono rimanere sotto quarantena per un periodo prestabilito.

In Italia fabbrichiamo navi da guerra ma zero navi ospedale. Perché?

Una nave ospedale è una nave realizzata, o adattata, per operare come ospedale galleggiante; molte sono utilizzate da marine militari di tutto il mondo, specialmente in prossimità di zone di guerra. L’attacco verso navi ospedale è considerato crimine di guerra. https://it.wikipedia.org/wiki/Nave_ospedale

Possibile che non abbiamo cervelli e capacità? Ecco qui un’oscentità tutta italiana https://www.panorama.it/news/nasce-la-prima-nave-ospedale-italiana

Una ONLUS non può fare miracoli, ma un governo o un imprenditore SI’ e allora cosa aspettiamo? Di vedere altri morti nel nostro territorio conoscendo le cause? Come “malattie infettive che ritornano a distanza di anni”

In Italia chi costruisce le navi militari? https://www.fincantieri.com/it/prodotti-servizi/navi-militari/ Ebbene dicono di essere protagonisti della difesa, però non hanno progetti in merito a navi ospedale! Portare lavoro dove serve è importante, qualche progetto in più non sarebbe male https://it.wikipedia.org/wiki/Cantiere_navale_di_Castellammare_di_Stabia

Chi è Fincantieri? https://it.wikipedia.org/wiki/Fincantieri

Ma perché meglio delegare le ONG? https://it.wikipedia.org/wiki/ONG_(Italia)https://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_non_governativa

Non voglio essere ironico ma a quanto pare l’Italia produce navi. A uso umanitario? Al servizio della protezione civile? Le balle che nascondiamo eccole qui: “Ufficialmente la Trieste è una Lhd, acronimo inglese per indicare una portaelicotteri. Ed è nata con una vocazione profondamente umanitaria: una “nave di pace” ossia un’unità “a doppio uso”, pronta a mettersi al servizio della Protezione civile in caso di catastrofi. Le dimensioni sono maestose: 245 metri e un dislocamento di 33 mila tonnellate. Per avere un termine di paragone, l’attuale ammiraglia – la portaerei Cavour – si ferma a 27.900 tonnellate. Il costo preventivato, poi, è altissimo: 1.126 milioni di euro. Spesa giustificata dalle dotazioni. Come il bacino allagabile, che permette di caricare nel ventre della Trieste grandi mezzi da sbarco. O la strumentazione elettronica che include il più moderno dei radar: il Kronos, orgoglio della tecnologia nazionale, capace di scoprire missili balistici a oltre millecinquecento chilometri di distanza.”

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/05/25/news/trieste_la_nave_di_pace_che_si_trasforma_in_super-portaerei-227145111/

Qualcuno racconta che la Marina militare italiana diventa ospedale per i più deboli, ma come potrebbero gestire migliaia di persone malate se non c’è un reparto ospedaliero efficiente con tanto di strumenti medici adeguati? https://www.interris.it/archivio-storico/laltro-volto-della-marina-militare-la-nave-diventa-ospedale-per-i-piu-deboli

2018. L’intervento del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, al forum Ambrosetti a Cernobbio. La valorizzazione dell’industria nazionale e i suoi impatti sulla crescita del Paese (effetto moltiplicatore) https://formiche.net/2018/09/industria-difesa-ministro-trenta/

Investire nella difesa? La ministra Elisabetta Trenta qualche tempo fa raccontava come investire nella tecnologia e difesa. https://it.wikipedia.org/wiki/Elisabetta_Trenta

Tutti hanno l’obbligo, la responsabilità di prevenire un attacco biologico oppure un’epidemia! Quindi, quando i poteri investono denaro tengano presente la parola “difesa” in maniera completa se vogliono dare risposte alla collettività in maniera esauriente! Soprattutto per debellare pericoli incombenti! Facciamole queste navi ospedale.