Cambi di governo, di amministrazioni locali, mai nessuno che mostri capacità di dare risposte adeguate a questo dramma economico. Quando gli italiani non avranno più denaro per ripagare debito in che modo si ripagherà per l’ineficienza strutturale della nostra classe politico-manageriale? La lista di imprese italiane fallite o entrate in procedura di fallimento nel 2018 è lunga, le cessioni e le svendite dei prestigiosi marchi made in Italy idem:

Borsalino, Alitalia, Melegatti, Lemonsoda, Buccellati gioielli, l’aceto balsamico di Modena, Pirelli, Italcementi, TelecomBanca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Parmalat, Galbani, Locatelli, Motta, Alemagna, Gelateria del Corso, “Italgel dal lontano 1993 venduta alla Nestlè” più Buitoni, San Pellegrino, Levissima, Recoaro, Vera, San Bernardo, Panna, Cademartori,  Cirio, Bertolli, De Rica, Carapelli, Sasso, Friol, Valentino, Gianfranco Ferrè, Edison, Saras, Wind, Fiat Ferroviaria, Tibb, AnsaldoBreda, Alitalia, Merloni.

Vista la rapidità con la quale le aziende, oramai trasformate in pacchetti azionari, cambiano proprietà? Qui di seguito un elenco recente di aziende vendute all’estero, ma sono solo una parte, quelle più conosciute:

  • La Telecom è stata venduta….la cosa più grave che l’hanno comprata gli spagnoli che stanno più inguaiati di noi….e il Presidente della Telecom dice: ”Non ne sapevo niente”(sigh)… 
  • La Barilla è stata venduta agli americani… 
  • L’Alitalia ultimamente diventata Società Aerea Italiana S.P.A. è la compagnia aerea di bandiera italiana in amministrazione straordinaria e poi commissariata. Il suo futuro è molto incerto 
  • La Plasmon è stata venduta agli americani 
  • La Parmalat, di quel buon signore di Tanzi, è stata venduta ai francesi della Lactalis 
  • L’Algida è stata venduta ad una società anglo-olandese 
  • L’Edison, antica società dell’energia, venduta ad una società francese, l’EDF 
  • Gucci è nelle mani della holding francese Kering 
  • BNL è controllata dal gruppo francese Bnp Paribas 
  • ENEL cede buona parte delle quote ai russi (il 49%) 
  • Il marchio AR, azienda conserviera quotata in borsa, di Antonino Russo, è passata ai giapponesi della Mitsubishi 
  • Lo stabilimento AVIO AEREO è passato alla Generale Eletric… 
  • I cioccolatini Pernigotti dei fratelli Averna venduti ai turchi della famiglia Toksoz 
  • L’azienda Casanova, La Ripintura, nel Chianti, è stata recentemente acquisita da un imprenditore di Hong Kong 
  • I baci perugina appartengono dal 1988 alla svizzera Nestlè
  • I gelati dell’antica gelateria del corso sempre alla Nestlè
  • Buitoni: L’azienda fondata nel 1927 a Sansepolcro dall’omonima famiglia è passata sotto le insegne di Nestlè nel 1988 
  • Gancia: le note bollicine sono in mano all’oligarca russo Rustam Tariko (proprietario tra l’altro della vodka Russki Standard) dal 2011 
  • Carapelli è nella galassia del gruppo spagnolo Sos dal 2006, cosi come Sasso e Bertolli
  • Star. Il 75% della società fondata dalla famiglia Fossati (oggi azionisti di Telecom Italia) nel primo dopoguerra, è in mano alla spagnola Galina Blanca (entrata nel 2006 e poi salita del capitale del gruppo) 
  • Salumi Fiorucci: sono in mano agli spagnoli di Campofrio Food Holding dal 2011 
  • San Pellegrinoè stata acquisita dagli svizzeri della Nestlè dal 1998 
  • Peroniè stata comperata dalla sudafricana Sabmiller nel 2003 
  • Orzo Bimboacquisita da Nutrition&Santè di Novartis nel 2008 
  • La griffe del cachemire “Loro Piana”, fiore all’occhiello del made in Italy, è stata ceduta per l’80% alla holding francese Lvmh che già include simboli assoluti come Bulgari, Fendi e Pucci 
  • Chianti classico(per la prima volta un imprenditore cinese ha acquistato un’azienda agricola del Gallo nero) 
  • Riso Scotti(il 25% è stato acquisito dalla società alla multinazionale spagnola Ebro Foods) 
  • Eskigel(produce gelati in vaschetta per la grande distribuzione (Panorama, Pam, Carrefour, Auchan, Conad, Coop) (ceduta agli inglesi con azioni in pegno ad un pool di banche) 
  • Fiorucci–Salumi (acquisita dalla spagnola Campofrio Food Holding S.L.) 
  • Eridania Italia SpA(la società dello zucchero ha ceduto il 49% al gruppo francese Cristalalco Sas) 
  • Boschetti alimentare(cessione alla francese Financière Lubersac che detiene il 95%) 
  • Ferrari Giovanni Industria Casearia SpA(ceduto il 27% alla francese Bongrain Europe Sas) 2009 
  • Delverde Industrie Alimentari SPA(la società della pasta è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl che fa parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata) 2008 
  • Bertolli (venduta a Unilever, poi acquisita dal gruppo spagnolo SOS) 
  • Rigamonti salumificio SPA(divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International) 
  • Orzo Bimbo (acquisita da Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis) 
  • Italpizza (ceduta all’inglese Bakkavor acquisitions limited) 
  • Galbani(acquisita dalla francese Lactalis) 
  • Sasso(acquisita dal gruppo spagnolo SOS) 
  • Fattorie Scaldasole(venduta a Heinz, poi acquisita dalla francese Andros) 
  • Invernizzi(acquisita dalla francese Lactalis, dopo che nel 1985 era passata alla Kraft) 1998 
  • Locatelli(venduta a Nestlè, poi acquisita dalla francese Lactalis) 
  • San Pellegrino(acquisita dalla svizzera Nestlè) 1995 
  • Stock (venduta alla tedesca Eckes A.G., poi acquisita dagli americani della Oaktree Capital Management) 1993 
  • La Safilo(Società azionaria fabbrica italiana lavorazione occhiali), fondata nel 1878, che oggi produce occhiali per Armani, Valentino, Yves Saint Laurent, Hugo Boss, Dior e Marc Jacobs, è diventata di proprietà del gruppo olandese Hal Holding 
  • Nel settore della telefonia, a Milano nel 1999 era nata Fastweb, una joint venture tra e.Biscom e la comunale Aem che oggi fa parte del gruppo svizzero Swisscom 
  • Nel 2000 Omnitelè passata di proprietà del Gruppo Vodafone 
  • Nel 2005 Enelha ceduto la quota di maggioranza di Wind Telecomunicazioni al magnate egiziano Sawiris, il quale nel 2010 l’ha passata ai russi di VimpelCom 
  • Nel campo dell’elettrotecnica e dell’elettromeccanica nomi storici come Ercole Marelli, Fiat Ferroviaria, Parizzi, Sasib Ferroviaria e, recentemente, Passoni & Villa sono stati acquistati dal gruppo industriale francese Alstom, presente in Italia dal 1998 
  • Nel 2005 le acciaierie Lucchini spa sono passate ai russi di Severstal, mentre rimane proprietà della omonima famiglia italiana, la Lucchini rs, che ha delle controllate anche all’estero 
  • Fiat Avio, fondata nel 1908e ancora oggi uno dei maggiori player della propulsione aerospaziale, è attualmente di proprietà del socio unico Bcv Investments sca, una società di diritto lussemburghese partecipata all’85% dalla inglese Cinven Limited 
  • Benelli,la storica casa motociclistica di Pesaro, di proprietà del gruppo Merloni, nel 2005 è passata nelle mani del gruppo cinese QianJiang per una cifra di circa 6 milioni di euro, più il trasferimento dei 50 milioni di euro di debito annualmente accumulato 
  • Nel 2003 la Sps Italiana Pack Systemsè stata ceduta dal Gruppo Cir alla multinazionale americana dell’imballaggio Pfm Spa 
  • In una transazione di qualche tempo fa Loquendo, azienda leader nel mercato delle tecnologie di riconoscimento vocale, che aveva all’attivo più di 25 anni di ricerca svolta nei laboratori di Telecom Italia Lab e un vasto portafoglio di brevetti, è stata venduta da Telecomalla multinazionale statunitense Nuance,per 53 milioni di euro. 

Fallimenti e procedure fallimentari una parte della lista imprese italiane:

Archio Costruzioni srl, Asfalt – C.C.P. spa, Braccialini spa
Cantieri Edili Bergamelli srl – In Liquidazione Coli spa.
Colombo spa Industrie Tessili, Cover Frutta srl
Dps Group srl – In Liquidazione, Frenocar spa
Guerrini spa, Malo spa.
Meeting Group spa, Metal Group spa, Metal Invest spa
Ms Isolamenti spa In Liquidazione
New Phoenix srl, Piana spa In Liquidazione
Pinta Zottolo spa, Quality Steel srl, Simarket Soc Coop
Sitcar spa, Technology Design srl, Tecnelit spa
Tecnomec Engineering spa, Tirreno – Soc Coop 

Osservatorio fallimenti: https://know.cerved.com/wp-content/uploads/2018/09/OSSERVATORIO-FALLIMENTI-2q-2018-1.pdf

A voi la parola