Ricevo e pubblico:

<<L’occidente ha seriamente sbagliato a seguire le direttive imposte da alcuni poteri forti. Su questo non ho alcun dubbio. Da sempre!

Che ci si creda o meno, che ci sia o meno un disegno criminale volto alla riduzione forzata del genere umano, o che l’obiettivo reale sia il più semplice ed immediato provocare il collasso economico e sociale dell’Europa, il discorso non cambia.
Fino al 2019, chi più e chi meno, in Europa eravamo appena sufficientemente competitivi per tenerci a galla e sperare in qualcosa di più consistente e duraturo di un misero “tozzo di pane”. Dopo il 2020 il sistema produttivo voluto dalla Globalizzazione ha iniziato a crollare, e con la guerra in Ucraina, è stata messa definitivamente una pietra tombale su un sistema economico-industriale europeo, fin troppo dipendente da nazioni quali Russia e Cina.

Politici e Manager non sembrano interessati all’individuazione e alla messa in pratica di una soluzione efficace. Anzi, l’impressione è che l’unica cosa alla quale aspirano più o meno tutti, è l’ipocrita visibilità davanti ad una telecamera, per poi passare alla riscossione di qualche lauto compenso per il servizio dato. Non alla popolazione, ovviamente.

Se prima l’Europa industriale aveva qualche possibilità, avendo accesso all’energia e risorse minerarie provenienti dalla Russia, i cui costi erano abbordabili e inferiori a quelli di mercato, oggi le cose sono completamente cambiate. Così facendo, grazie a scelte scellerate e contro qualsiasi logica di mercato, etica, elettorale e nazionalista, ci ritroviamo con costi energetici molto oltre qualsiasi livello tollerabile, anche e soprattutto grazie ad una tassazione esagerata dovuta al sistema politico nel quale vengono mantenuti tutti i discendenti di qualsiasi politico sia stato eletto. E questo non vale solo per la nostra, ormai povera, Italia.

Il risultato è che presto ci ritroveremo ad annaspare, come in preda ad un attacco di panico in pieno oceano, senza barca e senza salvagente. E senza saper nuotare.

Non è difficile immaginare un futuro per la nostra nazione, soprattutto se pensiamo che si avranno problemi a livello europeo, sia per quanto riguarda la disponibilità di energia, sia per le risorse minerarie. Che semplicemente non abbiamo. Di nessun tipo.

Che fare?
Soluzioni nell’immediato non ne ho, se non alcune di dubbia legalità.

Bisogna tornare a produrre, obbligando prima di tutto i politici a rispettare le volontà della gente ITALIANA e non dei banchieri d’oltreoceano.
E bisogna produrre, prima di tutto, energia in quantità e cibo di qualità. Nel nostro territorio. A chilometro zero o anche meno.

Continuare ad accumulare soldi in banche straniere non è mai servito e mai servirà. Specialmente quando il Dio Denaro diventerà digitale, e come tale, totalmente effimero e volatile.
Non è per la mia generazione che bisogna lottare, sia ben chiaro… anche perché il nostro futuro è stato segnato e condannato nella secondo metà degli anni ‘80. Va fatto per le generazioni future, se vogliamo averne. Altrimenti, mi spiace dirvelo, sceglietevi il modo più indolore e veloce per togliervi dalle scatole. Che è meglio!>>

DA ANONIMO