La famiglia Bradford
Secondo indiscrezioni, pare sia in programma il remake de “La famiglia Bradford”.
La celebre serie televisiva degli anni 70, descriveva le vicende di tutti i giorni di una famiglia numerosa in cui la presenza di otto figli rendeva “impegnativa” la vida dei due genitori, entrambi vedovi e sposati in seconde nozze. Si trattava di una serie di telefilm piuttosto distensiva, rassicurante, educativa, piena di buone intenzioni e propalatrice di buoni sentimenti.
Il remake prevede alcune modifiche per rendere la serie più attuale e consona con i nostri tempi. I due genitori saranno una coppia mista, entrambi divorziati che convivono in una unione civile, una coppia di fatto. I figli, concepiti con fecondità assistita, utero in affitto o adottati, saranno divisi secondo il manuale “Cencelli” delle minoranze etniche e bianchi, afro, ispanici, asiatici e nativi americani saranno tutti rappresentati. Non manca uno dei figli che nel corso della serie farà outing e si dichiarerà gay. Uno dei personaggi di contorno sarà sicuramente musulmano e pare, sia prevista la presenza di un personaggio inequivocabilmente ebreo. I temi trattati verteranno dall’ecologismo ai diritti delle minoranze, dalla tolleranza al global warming, dall’antitrumpismo militante a “quanto è bello, buono e giusto vivere in una società multiculturale”.
Si tratterà di una serie di telefilm piuttosto distensiva, rassicurante, educativa, piena di buone intenzioni e propalatrice di buoni sentimenti.
Cambiano i tempi e i temi ma i metodi e gli scopi rimangono comunque gli stessi: indottrinare!
Ah! dimenticavo: il titolo sarà “La famiglia Pikorhetts“.
La Quadriglia
Intervenuto nella trasmissione “Sette e sessantacinque” in onda su LaTette l’altra sera, il professor Becchi, ex simpatizzante del M5s e ora vicino a posizioni leghiste, ha dichiarato che, secondo indiscrezioni, si stia preparando un accordo tra Salvini e Di Maio che prevede, sul modello di quanto successe con Craxi e DeMita negli anni ottanta, una sorta di staffetta alla presidenza del consiglio.
Dopo alcuni storici e spericolati accordi tra forze politiche diverse, ricordiamo il “connubio” tra Cavour e Rattazzi, “l’inciucio” tra D’Alema e Berlusconi e, in ultimo, “Il Nazareno” tra Berlusconi e Renzi il prossimo futuro potrebbe riservarci un nuovo tipo di accordo: la quadriglia.
et voilà garcon et filles
nous faison la quadrille
changer les dames
changer le president
Tempo di scissioni nel PD
Dopo la batosta elettorale, il PD sembra sul punto di spaccarsi in tre tronconi:
l’ala renziana vuole evitare accordi sia con la Lega che con i 5s. Abbandonata ormai l’ipotesi di un’alleanza con FI, causa mancanza di un numero sufficiente di parlamentari per ottenere la maggioranza, i renziani premono per una opposizione dura e pura.
La corrente capeggiata dall’ex sindaco di Bari Emiliano, vorrebbe invece un’alleanza col M5s per impedire la formazione di un governo Lega+5s che, per gli esponenti di questa corrente, sarebbe disastrosa per le sorti del paese.
Esiste poi, una terza corrente, i cui appartenenti si autodefiniscono “responsabili”, che spinge perchè il PD partecipi comunque alla formazione di un governo, dando il proprio contributo a superare l’impasse che questa legge elettorale ha contribuito a causare. “Non importa con chi si farà il governo” ha dichiarato un autorevole esponente politico, “l’importante è dare un governo al paese con il contributo del PD”. L’eventuale gruppo parlamentare che nascerebbe da una possibile scissione all’interno del Partito democratico si chiamerà “Noi con Chiunque”.
La solitudine dei numeri primi
Silvio Berlusconi non può certo dirsi soddisfatto dei risultati elettorali ottenuti da Forza Italia. Scavalcato dalla Lega di Salvini, che ora è il vero leader del centrodestra, fallita una possibile alleanza col PD di Renzi, che non avrebbe comunque una maggioranza per governare, il Cavaliere rischia di rimanere, dopo anni di politica ai vertici, totalmente ininfluente. C’è il rischio che venga scaricato dai suoi alleati in vista di un’alleanza con i 5s, che del vecchio Silvio non ne vogliono sentir parlare. Pare che, in previsione del divorzio di Lega e FdI da FI, alcuni parlamentari azzurri meditino di lasciare il gruppo parlamentare forzista per approdare in quello leghista. Sentendosi abbandonato come un cane in autostrada, Berlusconi ha deciso di scrivere un memoriale in cui raccontare le tristi vicende odierne. Ispirandosi al fortunato articolo “Noi, il dodo” pubblicato sul noto blog OraZero, lo intitolerà “Noi, il Dudu” . Il memoriale sarà distribuito gratuitamente, unitamente a una confezione di MigliorCane, presso i migliori canili delle principali città italiane.