Si sa che Vaticano si occupa di gretinismo, ambiente e protezione, migranti e ius soli, ma forse al prossimo Sinodo sull’Amazzonia potrebbero emergere ben altre preoccupazioni. Molti Cardinali e gerarchi ecclesiali potrebbero occuparsi di altro dal 6 al 27 ottobre.
Siti/blog americani e tedeschi parlano che in questo Sinodo potrebbero essere introdotte accese discussioni: la fine del celibato per i sacerdoti, il sacerdozio femminile, le delicate posizioni in materia di etica, la comunione ai divorziati.
In effetti mi ricordo di un vecchissimo articolo molto controverso, ma che spiega alcune posizioni https://www.marcotosatti.com/2017/07/11/cosi-e-stato-cacciato-muller-rivelazioni-di-1p5-sullultimo-colloquio-cinque-domande-e-poi-via/comment-page-1/
Cosa veramente si dibatte?
Si parla di sinodo «un laboratorio per la Chiesa universale», infatti non si può parlare di evangelizzare l’Amazzonia perché sono pochi i vescovi (coinvolti) invitati a partecipare. Parrebbe essere che questa assemblea porti avanti altri progetti. Con Bergoglio emerge il desiderio – ed io essendo di altra fede non entro nel merito, ma vivendo in Italia ne capisco la portata – di ordinare uomini sposati, di creare ministeri femminili o di creare una giurisdizione a dei laici.
Francamente mi sembra che si parli di ritoccare la struttura della Chiesa universale.
Se questo fosse vero, del reso lo vedremo in Ottobre, non si parla di esigenze locali, viene fatto un sinodo poco evangelico, dove non si discute dei bisogni spirituali degli abitanti dell’Amazzonia, potrebbe essere un incontro infuocato dove si introduce un nuovo cristianesimo. Forse più vicino all’uomo moderno, ma molto lontano dal mondo del Vangelo.
Studiando il Mondo Cattolico, non meno complesso del Mondo Islamico, emerge in modo travolgete un problema, ovvero la trasformazione della religione in relazione alla società moderna che avanza. E’ una società che avanza in modo feroce-veloce, ma la religione non offre e non è in grado di seguire tempi così veloci e rapidi. Altre fedi hanno saputo coniugarsi alla velocità o ad un mondo che muta, ma partono da basi completamente diverse. E anche lì ci sono grossi incidenti di percorso.
Religione e società spesso sono un binomio inscindibile, ci sono molte comprensioni, ma la rapidità di certi mutamenti aggrediscono come sempre le contro parti più povere, e dove c’è povertà di solito riscontro problemi di fondamenti. E qua se volete capire… non spreco altre parole.
Esiste poi un capitolo davvero difficile da trattare, le chiese ricche finanziano le chiese povere, le prime tendono ad imporre il proprio punto di vista ideologico.
Però Bergoglio è un gesuita, e qua mi fermo.
Qualcuno sa dirmi se questa notizia è vera o fake? Per favore aiutatemi: “Bergoglio è entrato nella compagnia di Gesù che è un ORDINE GESUITA ed ha ottenuto posizioni importanti in quest’ordine. Infatti nel 1973, venne nominato “Provinciale” d’Argentina per la Compagnia di Gesù. In questa veste, Bergoglio divenne il gesuita di più alto livello nel Paese durante la dittatura militare guidata dal generale Jorge Videla (1976-1983). (fonte: http://www.neovitruvian.it/2013/03/15/chi-e-papa-francesco-i/) Quindi Bergoglio, il nuovo papa della chiesa cattolica romana, è un GESUITA di livello importante nell’Ordine dei Gesuiti. Ma chi sono i Gesuiti?“
Beh sì in Italia ne abbiamo tanti che hanno frequentato scuole di gesuiti, parrebbe qualcuno. A volte capita in tempi interessanti. Sinodo interessante. Vedremo. Alessia C. F. (ALKA)