Cade il secondo 737 Max8 e Trump non resiste al richiamo del tweet selvaggio e banale. Scrive infatti: “Gli aeroplani stanno diventando fin troppo complessi da far volare, una complessità che crea pericolo. Non sono più necessari i piloti ma piuttosto gli informatici del Mit. Non voglio che Albert Einstein sia il mio pilota. Io voglio che a grandi professionisti del volo sia consentito di prendere il controllo dell’aereo facilmente e rapidamente!” dimostrando ancora una volta di essere un uomo troppo occupato per documentarsi prima di parlare (o twittare). Sarebbe bastato chiedere ad un qualche segretario capace di usare Google ed avrebbe scoperto che nonostante l’incredibile esplosione del numero di voli, e quindi di passeggeri trasportati e quindi di miglia percorse, è diminuito SIA il numero di vittime per passeggeri / miglia percorse che il numero assoluto di vittime per anno. Spiego, per i più distratti: visto che il numero di passeggeri è aumentato in modo incredibile, c’era da aspettarsi un incremento delle vittime. Invece le vittime per anno sono diminuite, in controtendenza rispetto all’aumento di passeggeri e di miglia volate. Il che è da attribuirsi al fatto che gli aerei di oggi sono INCREDIBILMENTE più sicuri di quelli di qualche anno/decennio fa. Grazie anche all’automazione, alla strumentazione computerizzata. Esattamente il contrario di quanto affermato dall’ineffabile presidente. 

Qui vediamo la crescita continua dei passeggeri trasportati

qui invece vediamo l’andamento degli incidenti, in continua, se pur altalenante diminuzione

e l’andamento del numero assoluto delle vittime

ed ecco infine l’andamento degli incidenti calcolati per RPK (Passeggeri x km volati). Ossia, grosso modo, il numero di incidenti non assoluti, ma riferito ai passeggeri e ai km volati

E’ del tutto evidente che volare diventa ogni giorno più sicuro, nonostante l’aumento continuo dei voli. 

Verrebbe da dire, bonariamente, “beh, dai, ha reagito sull’onda dell’emozione, senza pensarci troppo su”.

Ma a me pare invece che ci sia sotto una sorta di calcolo. Il tweet viene pensato per andare incontro al comune sentire, quello della gente che non sta lì a farsi troppe domande (perché documentarsi? roba da intellettuali, roba da élite!). Se il grosso delle persone, al sentir parlare di errori del software e di aerei computerizzati reagisce dicendo “non ci si può fidare dei computer!”, ecco che un bel tweet che ricalca questa linea non può che essere come il cacio sui maccheroni! Molta gente penserà che Trump la pensa come loro, e che quindi hanno tutti ragione. A che serve approfondire?

Quindi non ci vedo un errore, una semplice (e comunque inaccettabile!) disinformazione. Ci vedo una modalità di comunicazione collaudata e vincente. Alla gente non devi dire la verità. Devi dire quel che vogliono sentirsi dire.