Tratto da Strategic Culture scelto e tradotto da Gustavo Kulpe

Il titolo è stato lasciato in lingua originale perchè si tratta di un gioco di parole tra cry wolf (lanciare un falso allarme, gridare “al lupo al lupo”) e le false minacce di guerra all’Iran. In pratica “il ragazzo che gridò “all’Iran all’Iran” (N.d.t.)
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Anche se i media mainstream ignorano completamente questo dato, la maggior parte di coloro che vivono al giorno di oggi ha trascorso la maggior parte della propria vita sotto la sempre ricorrente minaccia di una guerre tra gli Stati Uniti e qualche altro paese. Sebbene la Russia sia un buon candidato per il primo posto nella lista dei cattivi, ha potuto godere di una lunga pausa dall’attenzione dei guerrafondai di Washington durante il periodo trionfale targato Bush-Clinton-Bush, dopo la Guerra Fredda. L’Iran e la Corea del Nord d’altra parte sono come vecchi episodi fatti con lo stampino di una patetica sitcom, che continuano a essere ripetuti di tanto in tanto perché non c’è nient’altro da far vedere, e così ottengono valutazioni abbastanza buone.
E tocca all’Iran di essere rispolverato, caricato come una cartuccia Nintendo e rimesso nel lettore. Quindi, di nuovo, abbiamo un problema che è abbastanza minaccioso da giustificare un certo tipo di politiche, ma non abbastanza da richiedere che si faccia effettivamente qualcosa a riguardo.
I media hanno recentemente riferito come Trump stia sicuramente pianificando l’invio di 120.000 soldati nel Medio Oriente al fine di affrontare l’Iran, grazie ad alcune parole maligne sussurrate sotto i baffi da Bolton. Tuttavia ora i report dicono che Trump in realtà non sta pianificando seriamente nulla che implichi un massiccio movimento di truppe statunitensi. Sembra piuttosto che il Presidente USA voglia solo far sapere all’opinione pubblica che è “assolutamente” in grado di fare qualcosa del genere, ma in realtà non esiste nessun piano concreto in atto. Questo numero di 120.000 è piuttosto strano, dal momento che è enormemente inferiore ai numeri necessari per invadere e sottomettere il militarmente patetico Iraq. Questa non sarebbe la prima volta che Bolton minaccia di spostare truppe in numero di gran lunga troppo piccolo per conquistare un determinato territorio, sempre che sia lui ad aver inventato quel numero.
Purtroppo i patetici media mainstream pendono dalle labbra dei politici, specialmente di Trump, come se fossero dei bambini ingenui. Riportano tutto quello che chi è al potere dice come se fosse quello che intende davvero, e nessuno che dice mai le cose pubblicamente come stanno perché sentono che è loro dovere farlo.
Se non lo avete notato, Trump è stato messo sotto accusa dai media già da prima che entrasse in carica. Sebbene sia difficile misurare in termini concreti quanto disprezzo Trump abbia subito dai media mainstream, ha sicuramente avuto un rapporto molto più burrascoso rispetto a qualsiasi altro recente presidente degli Stati Uniti. Ciò significa che, per mantenere la sua posizione, in modo da poter almeno tentare di “rendere grande l’America”, deve occasionalmente fare e dire ciò che lo status quo vuole che faccia e dica.
Parlare usando la giusta retorica con quelli come Bolton che amano la guerra, ma che erano troppo vigliacchi per servire in Vietnam (pur sostenendo quella guerra), serve ad ottenere maggior credito tra le fila dei falchi. Inoltre, dire qualcosa di negativo sull’Iran o anche solo promettere di tenere d’occhio quella nazione rende la fazione pro-Israele più serena e allegra. Come candidato repubblicano, Trump era (e ha ragione di esserlo) sempre gentile con Israele, l’unico paese che gli uomini di destra amano più dell’America.
Se Trump dovesse intestardirsi e tornare a comportarsi come quando si candidò (cioè non facendo minacce vaghe ma agendo come un falco) allora gli attacchi contro di lui come una sorta di traditore o pessimo difensore del suo popolo, sarebbero giustificabili e il resto del suo mandato sarebbe un inferno e inefficiente. Se Trump minaccia di uccidere gli iraniani per mantenere il potere al fine di ottenere gli obiettivi in cui crede veramente, allora Dio lo perdonerà … ma se davvero dovesse attaccare l’Iran, Dio potrebbe cambiare idea. Inoltre, attaccare l’Iran porterebbe quasi certamente alla fine della Presidenza di Trump, completamente.
Se pensate che Trump sia sotto pressione a causa dei suoi oppositori ora, aspettate che inizi a mandare 120.000 giovani uomini per combattere e/o morire in Iran, tenendo presente che sconfiggere l’Iran e la sua flotta navale potrebbe non essere così semplice. Questa mossa consentirebbe ai nemici dell’Uomo Arancione di creare un clima di protesta tipo guerra del Vietnam in tutto il paese. Se Trump dovesse effettivamente iniziare un conflitto serio a lungo termine, non farebbe altro che alimentare il fuoco di una rivoluzione colorata(1) contro se stesso. I soliti Progressisti osceni e assurdi, gli SJW e gli Antifa arrabbiati si unirebbero a molte altre fazioni/punti di vista all’interno della società americana. Dal momento che i media sono contrari a Trump, questa sarebbe la loro opportunità per mettere in atto quell’impeachment (se non peggio) così allettante che lo paralizzerebbe nelle sue funzioni di presidente.
Trump ad oggi non ha fatto nulla di così terribile per i popoli al di fuori degli Stati Uniti rispetto a molti dei suoi predecessori. Ha autorizzato un attacco missilistico per lo più inefficace in Siria, continua a sostenere i violenti sauditi, fa molte minacce (poi le ritira) e usa la pressione economica contro il Venezuela e la Russia. Finora il curriculum di Trump non è da interventista assassino ma di un uomo che è costretto ad andare avanti con lo status quo facendo il minimo indispensabile di cui ha bisogno per “non essere destituito”. È molto spiacevole che solo gli analisti politici lo capiscano. La percezione di Trump da parte della sinistra americana come una sorta di Hitler è infondata, ma se Trump effettivamente tenta di invadere la “Polonia”, allora ha chiuso come presidente.
Purtroppo, tutti noi dobbiamo giocare la palla in un sistema corrotto per sopravvivere abbastanza a lungo da poter effettivamente fare qualcosa di buono, compreso il Presidente degli Stati Uniti. Nonostante ciò che dicono i blogger progressisti di SJW, le parole non sono violenza e Trump dovrebbe continuare a mostrarsi come un grosso guerrafondaio che soffia come un fanatico contro Iran, Corea del Nord o qualche altro nemico del giorno per rimanere al potere, e “MAGA” (2) tutto il giorno. L’unico modo per vincere la partita è quello di rimanerci dentro, e questo richiede il rispetto delle regole.
Tim Kirby
(1) https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzioni_colorate
(2) Make America Great Again