Il tribunale dei minori di Bari ha stabilito per il ragazzo una pena alternativa. Se rispetterà il programma dei giudici il reato sarà dichiarato estinto e non verrà nemmeno menzionato sul certificato penale
Pena alternativa
Il Tribunale per i Minorenni di Bari ha ammesso il ragazzo, difeso dall’avvocato Giuseppe Sardano, alla misura alternativa della messa alla prova per la durata di tre anni, collocandolo presso una comunità per minori di Caserta. Qui dovrà rispettare un serrato programma rieducativo al termine del quale il reato sarà dichiarato estinto e potrà tornare a una vita normale, libero e senza macchia. In particolare, dovrà frequentare la scuola (si è già iscritto ad un istituto alberghiero), fare attività sportiva, volontariato con la Caritas e prestare servizio agli anziani, sottoporsi a sedute di sostegno psicologico e frequentare corsi di legalità. Ogni mese gli educatori presenteranno una relazione al tribunale per chiarire se il percorso di recupero funziona. Se al termine del periodo di prova l’adolescente avrà dimostrato di essersi reinserito, la colpa cancellata e non verrà nemmeno menzionata sul certificato penale.
Il difensore: “Sentenza coraggiosa”
L’avvocato del ragazzo ha affermato che si tratta di una sentenza coraggiosa ma “prevista dal nostro ordinamento”. Il suo assistito, sostiene, non aveva intenzione di diventare un assassino: “I giudici sono andati a lungo alla ricerca di qualche movente recondito – rivela l’avvocato Sardano – che in realtà non c’era; alla fine hanno riconosciuto che si trattò di un atto scriteriato ma senza volontà di uccidere”
Le indagini dei carabinieri
Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate dal pm Carla Spagnuolo, il 17enne, che era sulla scogliera in compagnia di un 15enne, avrebbe sorpreso alle spalle i due anziani spingendoli in acqua per fare loro uno scherzo. Nella caduta Dibello urtò sulle rocce, perse i sensi e morì annegato, mentre il suo amico riuscì a salvarsi. L’amico 15enne, difeso dall’avvocato Giuseppe Carbonara, risponde di omissione di soccorso e sarà processato con il rito abbreviato il 29 gennaio 2018.