Ogni tanto vado da McDonald a farmi un Bigmac rigorosamente senza cetrioli, lo accompagno con Patatine cheese & bacon e ci tracanno dietro una coca zero senza ghiaccio. Tutto bene se non fosse per quei poveri ragazzi ancora costretti in quelle tanto inutili quando dannose mascherine chirurgiche, simbolo della museruola cognitiva che la mia generazione, nonostante abbia vissuto in tempi normali, ha volontariamente accettato senza nemmeno porsi uno straccio di domanda sul senso di questa imposizione. Mi sento responsabile per quello che questi ragazzi hanno vissuto e stanno vivendo, così decido di scrivere una mail alla ultra-picoretta McDonalds. Ma non è possibile: per contattare la ultra-picoretta bisogna per forza compilare un modulo sul sito. Lo compilo completandolo con le mie rimostranze chiarendo bene che metto in copia il quotidiano La Verità, l’unico che si è battuto e si batte contro questa finta pandemia:

Noto con somma sorpresa e dispiacere che i vostri dipendenti sono ancora obbligati ad indossare le mascherine chirurgiche. Tale imposizione è illegittima e lesiva sia della dignità che della salute dei vostri dipendenti, a tal affermazione giustifico come segue:

1) La mascherina chirurgica non è DPI ma un presidio medico chirurgico e come tale la può imporre solo un magistrato o il governo con preciso provvedimento di legge e MAI il datore di lavoro o chiunque altro! La validità del DPCM che declassificava la mascherina chirurgica da “presidio medico chirurgico” a DPI è cessata in data 30 aprile 2022

2) La mascherina chirurgica non può essere considerata un DPI ai sensi e per gli effetti dell’art. 74 d.lgs 81/2008 , inoltre ai sensi dell’allegato II del Regolamento della Comunità Europea  del 9 marzo 2016 n. 2016/425/UE  i DPI “devono essere progettati e fabbricati in modo da non creare rischi o altri fattori di disturbo nelle condizioni prevedibili di impiego”, di contro le mascherine chirurgiche o altro tipo di maschere filtranti presentano notevoli fattori di rischio legati alla peggiore qualità dell’aria respirata (ricca di anidride carbonica e povera di ossigeno). pertanto in funzione dell’atr. 75  d.lgs .81/2008 il datore di lavoro può imporre l’uso dei DPI “solo quando i rischi non possono essere evitati o ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro”

3) L’eventuale richiamo al “Protocollo  condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus  SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” e ad altri consimili documenti, ivi compresi eventuali accordi sindacali, è improprio per via della legge n. 11/2022 di conversione del decreto-legge 221/2022 .

4) Inoltre ai sensi dell’art. 5 della Legge Reale e dell’art. 85 TULPS è fatto divieto di entrare con volto coperto nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, pertanto eventuali disposizioni aziendali che impongono ai dipendenti di indossare mascherine  in luoghi pubblici o aperti al pubblico sono in contrasto con tale legge e integrano il reato di cui all’art. 414 c.p. (istigazione a delinquere)

5) Le mascherine chirurgiche, oltre a non avere effetto alcuno sulla prevenzione della diffusione del virus,  comportano un serio rischio per la salute di chi le indossa per un prolungato periodo di tempo  come dimostrato  da un recente studio: Kisielinski K, Giboni P, Prescher A, Klosterhalfen B, Graessel D, Funken S, Kempski O, Hirsh O. – Is a Mask That Covers the Mouth and Nose Free from Undesiderable Side Effects in Everyday Use and Free  of Potential Hazards? Int J Environ  Res Public Healt. 2021 Apr 20 – 18(8):4344 doi: 10.3390/ijerph18084344. PMID: 33923935; PMCID: PMC8072811

Per quanto affermato, comunque integrabile con ulteriori informazioni, per il dovuto rispetto della legge,  per la sicurezza dei Vs dipendenti e degli avventori richiedo l’immediata revoca  dell’imposizione dell’uso della mascherina chirurgica o di qualsivoglia altro tipo attualmente imposta ai dipendenti di codesta azienda.

Ovviamente la ultra-picoretta si è distinta per il silenzio, nessuna risposta ho ricevuto dai Donalds, però qualche giorno dopo mio figlio mi informa  che nel punto vendita di Vignola (MO) i dipendenti non hanno più le mascherine! Sarà  servita la mia lettera? Sarà che Mac Donald aveva già definito una data per la cessazione di questa assurdità? Sarà il caso? Sarà quel che sarà, non importanza, quello che importa è che i ragazzi della maledettamente ultra-picoretta McDonald’s sono liberi da questo inutile e controproducente feticcio!