Oggi il secondo ente inutile dopo l’Istat, ovvero la Fondazione Censis, ha pubblicato le sue scorreg….ops…pardon…volevo dire valutazioni, nel suo rapporto annuale. Prima di leggerne alcune, di queste “perle”, imprimiamoci nella mente il concetto di “Fondazione”, che in Italia di solito vuol dire “think-tank” di qualche lobby che finanzia ma non vuole “apparire”, e teniamo a mente anche su commissione di “chi”, tale Fondazione svolge la sua attività “di studio”:
“Il lavoro di ricerca viene svolto prevalentemente attraverso incarichi da parte di ministeri, amministrazioni regionali, provinciali, comunali, camere di commercio, associazioni imprenditoriali e professionali, istituti di credito, aziende private, gestori di reti, organismi internazionali, nonché nell’ambito dei programmi dell’Unione europea”…
Questo si legge dal “chi siamo” del sito istituzionale della Fondazione…Quindi è facile capire come “gli studi” possono essere commissionati da enti anche molto al di fuori dell’ambito “nazionale”, come ad esempio “organismi internazionali, aziende private, gestori di reti,e NELL’AMBITO DI PROGRAMMI DELL’UNIONE EUROPEA”……Quindi una volta che si è BEN chiarito con che tipo di Fondazione (sostanzialmente “anonima” visto che in italia non c’è obbligo di indicazione di chi finanzia le Fondazioni) si ha a che fare, e su “ordine” di chi (organismi internazionali e programmi dell’unione europea), agiscono “gli studiosi”, andiamo ad esaminare il “frutto di cotanto studio”:
—“Italiani sempre più cattivi. Frustrati dallo sfiorire della ripresa e da un cambiamento che non è arrivato, hanno deciso di compiere “un salto rischioso e dall’esito incerto”, un “funambolico camminare sul ciglio di un fossato che mai prima d’ora si era visto così da vicino”. Così vede l’Italia e i suoi cittadini l’Istituto Censis, che oggi a Roma ha presentato il 52esimo rapporto sulla situazione sociale del paese.(…) Una ricerca programmatica del “trauma”, dice il Censis, definibile come una sorta di “sovranismo psichico”, ancor prima che politico, che produce una relativa caccia paranoica al capro espiatorio.(…) Lo dicono i dati: il 69,7% degli italiani non vorrebbe vicini di casa rom e il 52% è convinto che si faccia più per gli immigrati che per gli italiani.(…) In generale, per il 75% degli italiani l’immigrazione aumenta la criminalità e solo il 37% ritiene che abbiano un impatto positivo sull’economia..(…)”—
Quindi secondo il think-tank di “vattelapesca” in quanto sul sito del Censis non è dato sapere chi “paga”, l’italiano è un becero, idiota, traumatizzato, psichicamente instabile, che (guarda te) non desidererebbe avere vicino di casa gli zingari, e che pensa che l’immigrato commetta crimini…..Chissà dov’erano gli studiosi della Fondazione, quando a Roma si “scopriva” che potere criminale avessero famiglie di zingari come gli Spada e i Casamonica, e chissà dov’erano quando, sempre a Roma, ragazze a volte anche minorenni venivano stuprate, uccise, fatte a pezzi e buttate via in una valigia da “candidi” immigrati, “bisognosi di protezione” tanto che alcuni di essi avevano ancora il “permesso umanitario” (ancorchè scaduto) in tasca……
Un barlume di speranza che gli “studiosi” potessero farsi un esame di coscienza, si era acceso verso la fine del “documento di studio”, quando si passa ad esaminare il “perchè” l’italiano sembra essere un tantino incazzato ultimamente:
—–“Un dato problematico riguarda senz’altro il lavoro: il Censis segnala come il salario medio annuo sia aumentato tra il 2000 e il 2017 solo dell’1,4%, 400 euro all’anno (+13,6% in Germania e 20,4% in Francia). Non solo: dal 2000 al 2017 sono scesi di oltre un milione e mezzo gli occupati giovani (27,3%), mentre sono aumentati gli occupati “anziani” (55-64). In dieci anni siamo passati da un rapporto di 236 giovani occupati ogni 100 anziani a 99, mentre nel segmento più istruito i 249 giovani laureati occupati ogni 100 lavoratori anziani del 2007 sono diventati appena 143. Sono raddoppiati i giovani sottoccupati e aumentati esponenzialmente quelli costretti a un part time forzato: ben 650.000 nel 2017 contro i 150.000 del 2011.(…)——
Ma nonostante i dati impietosi, niente….nemmeno un “abbiamo capito”…”scusateci italiani, avete ragione ad essere incazzati”……NULLA. Anzi la chiosa fiale è degna del peggior “rutto” emesso da un Drunker Bruxelliano qualsiasi:
—Dall’altro, non senza contraddizione, il popolo, attraversato da tensione, paura, rancore, guarda al sovrano autoritario e chiede stabilità, “ricostituendosi nell’idea di una nazione sovrana e supponendo, con un’interpretazione arbitraria ed emozionale, che le cause dell’ingiustizia e della diseguaglianza sono tutte contenute nella non-sovranità nazionale”—
“Tensione”….”Rancore”…..”sovrano autoritario”……”interpretazione arbitraria ed emozionale”…….Comincio a temere che dopo le Europee 2019 tra Istat e Fondazione Censis non basteranno i lampioni……Bisognerà subito “piantarne” altri….
https://www.ilfattoquotidia…
http://www.censis.it/8?shad…